Francis Ford Coppola molestatore d’attrici sul set di Megalopolis? È stato il Guardian a pubblicare 48 ore fa per la prima volta l’ipotesi che l’80enne regista di Il Padrino abbia molestato diverse comparse femminili sul lungo e travagliato set del suo Megalopolis. Le fonti sono rimaste anonime ma la sostanza era che Coppola fosse arrivato in ritardo di ore per le riprese chiedendo poi di girare sequenze non previste in sceneggiatura. Ancora le fonti anonime aggiungono che in mezzo ad un siffatto caos produttivo – ricordiamo che Coppola ha sborsato di tasca propria oltre 100 milioni di dollari per produrre il film – il regista si sia tolto il vogliono di preparare le comparse femminili a scene che richiedevano “l’umore giusto” tentando di palparle e baciarle. In mezzo al calderone delle accuse “sessuali” il Guardian ha ricordato anche di alcuni licenziamenti tecnici dopo quattro mesi di riprese, come per l’intero team degli effetti speciali del film (colonna estetica cruciale di un film del genere ndr).
È stato comunque il coproduttore esecutivo di Megalopolis, Darren Demeter, a smentire le affermazioni pubblicate dal Guardian: “Non sono mai stato a conoscenza di denunce di molestie o comportamenti scorretti durante il corso del progetto”, ha sottolineato Demeter ad Hollywood Reporter. “Conosco e lavoro con Francis e la sua famiglia da oltre 35 anni”, ha detto Demeter. “Da assistente alla regia e produttore esecutivo del suo nuovo film epico, Megalopolis, ho contribuito a supervisionare e consigliare la produzione e ho gestito la seconda unità. Francis ha prodotto e diretto con successo un enorme film indipendente, prendendo tutte le difficili decisioni per garantire che venisse ultimato nei tempi e nel budget, pur rimanendo fedele alla sua visione creativa. Ci sono stati due giorni in cui abbiamo girato una scena celebrativa in un club in stile Studio 54 in cui Francis camminava sul set per stabilire lo spirito della scena dando abbracci gentili e baci sulla guancia al cast e alle comparse. Era il suo modo di ispirare e creare l’atmosfera del club, che era così importante per il film. Non sono mai stato a conoscenza di denunce per molestie o comportamenti scorretti durante la lavorazione del progetto”.
Altamente probabile che la questione non finisca qui. Anche perché Megalopolis non ha ancora un distributore ufficiale negli Stati Uniti e nelle scorse ore, dopo la prima a Cannes, ha ricevuto parecchie stroncature.