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“Dal pappagallo al coniglio, ecco i 5 animali che non terrei mai in casa”: l’allarme di Ben the Vet, veterinario star di TikTok

Il veterinario professionista, con oltre 208mila followers su TikTok, ha stilato una classifica dei cinque animali domestici che non vorrebbe mai

di Giuliana Lomazzi
“Dal pappagallo al coniglio, ecco i 5 animali che non terrei mai in casa”: l’allarme di Ben the Vet, veterinario star di TikTok

Agli italiani, i pet piacciono. In cima alle loro preferenze ci sono i gatti: 10,2 milioni di mici, secondo i dati forniti nel 2022 da una società inglese di ricerche di mercato, l’Euromonitor. Seguono i cani, con 8,8 milioni di esemplari. Negli acquari sono distribuiti quasi 30 milioni di pesci, mentre il numero di uccelli ornamentali è solo stimato (12,88 milioni). Infine c’è ancora spazio per 1,8 milioni di piccoli mammiferi e 1,4 milioni di rettili. Nel bene e nel male, nelle case degli italiani (ma anche degli europei e degli americani) ci sono animali di tutti i tipi, auspicabilmente domestici piuttosto che selvatici. Ma anche tra le specie domestiche non tutte sono adeguate alla vita in casa, per i motivi più disparati. Secondo Ben the Vet (@.ben.the.vet), veterinario con oltre 208.000 seguaci su TikTok, alcuni sono proprio da evitare. Scopriamo quali.

Pet n° 1: il pappagallo
Allegri e colorati, dotati di un caratterino pepato, i pappagalli sono però animali che in natura volerebbero su grandi distanze nella foresta tropicale. In casa, assicura Ben, non riusciremo mai a dar loro abbastanza spazio e stimoli perché non si annoino. E quando si annoiano è una brutta cosa: si stressano e diventano molto rumorosi. Inoltre adottano comportamenti distruttivi e autolesionisti. A quel punto non sarebbero più dei simpatici animali da compagnia… Ma Ben avverte pure che utilizzando pentolame antiaderente si potrebbe uccidere il povero pappagallo. Infatti questi recipienti di cottura rivestiti di composti come il teflon emettono dei gas inodori e incolori che per i nostri volatili sono particolarmente tossici – soprattutto il PFIB (perfluoroisobutilene). Questi gas irritano le vie respiratorie dei pappagalli, causando difficoltà respiratorie che nei casi più gravi possono portare alla morte. Bisogna quindi rinunciare al pentolame antiaderente, oppure avere un’ottima ventilazione e tenere l’animale ben separato dalla cucina.

Pet n° 2: il topo
Potrà sembrare peregrino tenerne uno in casa, ma è bene sapere che stiamo parlando di topi domestici, che possono provenire da un rifugio per animali o da qualche laboratorio. Intelligenti, curiosi e simpatici, i topi domestici hanno il mantello di vari colori (nero, bianco pezzato, crema o marrone); ma ci sono anche esemplari albini con gli occhi rossi. Alcuni siti raccomandano di non limitarsi a un individuo ma di prenderne almeno 3-4 perché sono animali socievoli. Personalmente non mi piace l’idea di tenere degli animali in gabbia, comunque Ben li sconsiglia: anche se accuditi con cura, i topi hanno una bassa aspettativa di vita, di un paio di anni. Dato che non è difficile sviluppare un legame con loro, poi separarsene tanto presto è problematico, soprattutto per i bambini.

Pet n° 3: il coniglio
Contrariamente a quanto si ritiene comunemente, osserva Ben, i conigli non vanno bene come animali da compagnia per i bambini. “Sono specie predate, perciò sono per natura molto timide, non sempre amano essere tenuti in braccio e sono molto fragili”. Cercano di divincolarsi scalciando, e cadendo non è insolito che si rompano qualche osso o addirittura la colonna vertebrale. Inoltre hanno esigenze da rispettare assolutamente per quanto riguarda la dieta, l’igiene, il movimento e la socializzazione. Se a ciò si aggiunge che sono spesso dal veterinario, essendo soggetti a problemi intestinali e dentali, passa la voglia di tenerne uno…

Pet n° 4: la scimmia
“Una scimmia è un animale selvatico estremamente intelligente, non una specie domesticata come cani o gatti, che sono adattati a vivere intorno agli esseri umani da decine di migliaia di anni”, avverte Ben. Per fortuna in Italia la legge vieta di tenere scimmie di qualsiasi tipo in casa. E solo l’idea di strappare dal loro ambiente naturale questi animali per farli vivere lontano dal loro branco, chiusi tra quattro pareti, fa rabbrividire. Senza contare che le scimmie portano varie malattie.

Pet n° 5: il furetto
Anticamente i furetti erano usati per la caccia al coniglio, tanto che la loro domesticazione è documentata fin dal I secolo a.C. Hanno corpo affusolato, musetto aguzzo e una strana andatura. Sono indubbiamente “sfrontati, buffi e divertenti”, dice Ben. Ma tenerli in casa è piuttosto impegnativo. “Puzzano davvero e danno brutti morsi”. Infatti sono dotati di ghiandole perianali che secernono degli odori usati in natura per sfuggire ai predatori o per marcare il territorio. Essendo carnivori, i furetti hanno dentini aguzzi. Pure le unghie non scherzano: sono robuste, crescono rapidamente e vanno tagliate regolarmente. Inoltre i furetti sono animali bisognosi di molto spazio e interazione.

@ben.the.vet 5 species of pet that I personally as a vet wouldn’t have / would advise you to think very carefully about before getting (and in the case of number 4 please do not get them under any circumstance) #learnontiktok #veterinary #animals #petsoftiktok #benthevet ♬ 好可爱的宝宝 – 如期而至

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