L’attentato subito dal premier slovacco Robert Fico, le cui condizioni restano gravi seppur stabili, alza l’attenzione sul tema sicurezza dei comizi elettorali per le Europee del prossimo giugno. La minaccia principale è rappresentata dai cosiddetti ‘lupi solitari‘, cioè persone che agiscono pressoché da sole e si radicalizzano in autonomia, come già valutato in precedenti riunioni dal Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Il sistema della salvaguardia, sul piano della prevenzione e del presidio degli obiettivi sensibili, è già in allerta massima sin dal 7 ottobre, il giorno dell’attacco di Hamas a Israele. Ma il ferimento di Fico impone un’attenzione ai massimi livelli. Al momento, a quanto si apprende dal Viminale, anche in un quadro internazionale complicato con possibili riflessi in Italia non ci sono elementi specifici di allarme.
L’attacco a Fico però è solo l’ultimo episodio preoccupante nella scia di violenza iniziata appena la campagna per le Europee è entrata nel vivo. La nazione più colpita in questo senso è stata la Germania, dove negli ultimi giorni sono stati ben cinque gli esponenti politici tedeschi vittima di attacchi. Il più recente ha coinvolto l’ex sindaca di Berlino, membro dell’Spd, Franziska Giffey, mentre qualche giorno prima si era verificata a Dresda un’aggressione a Matthias Ecke. Il capolista dei socialdemocratici in Sassonia è stato colpito da quattro persone mentre attaccava un manifesto elettorale.