“Il tifoso del Barcellona deve capire che la situazione è molto difficile, soprattutto a livello economico, per competere con i migliori concorrenti, sia di Madrid in Spagna che in Europa. Abbiamo una situazione economica che non ha nulla a che vedere con quella di 25 anni fa, quando l’allenatore veniva a dire: ‘Voglio questo e quest’altro’. Ora non è più così“. Sono bastate queste dichiarazioni di Xavi in conferenza stampa per alimentare la rabbia e le perplessità del presidente del club blaugrana Joan Laporta che, ora, pensa a un clamoroso esonero immediato.
Da un estremo all’altro
Torna, dunque, in bilico il futuro di Xavi a Barcellona. In una stagione di alti e bassi in cui l’allenatore aveva annunciato le proprie dimissioni, sembrava essere tornato il sereno quando – qualche settimana fa – Laporta aveva riconfermato e rinnovato l’ex centrocampista alla guida della panchina. “È una grande notizia. Ha parlato del suo addio, ma ieri ci ho parlato e mi ha trasmesso fiducia e ambizione. Per questo motivo, è una grande notizia per il Barcellona”. In poco tempo, però, prospettive e orizzonti si sono nuovamente ribaltati in casa Barça: adesso Xavi è a un passo dall’essere cacciato.
Deluso e amareggiato per quelle dichiarazioni di Xavi, ora Joan Laporta medita un concreto dietrofront con esonero immediato (o quantomeno al termine della stagione): attualmente – stanno alle indiscrezioni della stampa spagnola – il nome più caldo per il successore parrebbe essere quello di Rafa Márquez, allenatore della squadra B. Ma la gestione di Xavi dimostra il caos in cui si trova il Barcellona, che ha svenduto il futuro per tentare di tenere in piedi i conti del presente. Dopo la Liga vinta un anno fa, però, ha vissuto un’altra stagione deludente.