Come nove anni fa. O quasi. La Serie A non è solo incastri per le competizioni europee, ma è anche lotta per la salvezza. E le proiezioni riportano alla stagione 2014/2015, quando terzultimo arrivò il Cagliari con 34 punti e si salvò al pelo l’Atalanta con 37. Un’era fa. Perché i nerazzurri (ai tempi allenati prima da Colantuono, poi da Reja) ora lottano per la Champions League, ma soprattutto perché il divario che si era creato tra la terzultima e le squadre più avanti era di almeno sette punti. Ora, lo scenario è molto diverso. Quando mancano due partite alla fine del campionato, ogni gara avrà un valore pesantissimo.
14)Verona 34 punti
15) Udinese 33 punti
16) Cagliari 33 punti
17) Frosinone 32 punti
18) Empoli 32 punti
19) Sassuolo 29 punti
20) Salernitana 16 punti (aritmeticamente in Serie B)
Due partite, sei squadre coinvolte, partendo dal Sassuolo penultimo a 29 e arrivando appunto al Verona che si trova 5 punti sopra. Solo il Lecce è tranquillo dopo la 36esima giornata, nonostante la sconfitta contro l’Udinese. Il prossimo scontro diretto vede ancora protagonisti i bianconeri, che ospitano l’Empoli. L’altro è Sassuolo-Cagliari. Mentre all’ultima di campionato sempre i friulani affronteranno il Frosinone. La squadra del nuovo allenatore Cannavaro, di fatto, ha nelle sue mani buona parte del percorso salvezza.
Giornata 37
Lecce– Atalanta – sabato ore 18
Sassuolo–Cagliari – domenica ore 12.30
Monza-Frosinone – domenica ore 15
Udinese–Empoli – domenica ore 15
Salernitana-Verona – lunedì ore 18.30
Giornata 38
Cagliari-Fiorentina
Empoli-Roma
Frosinone–Udinese
Lazio-Sassuolo
Verona-Inter
Ma cosa succederebbe nel caso in cui terzultima e quartultima finissero a pari punti? Come lo scorso anno, si giocherebbe lo spareggio per la salvezza. A vincerlo fu il Verona sullo Spezia in una gara secca, mentre il nuovo regolamento ha stabilito che si giochino due partite (andata e ritorno) da stabilire in base alla classifica avulsa. Classifica che andrebbe a determinare lo spareggio anche nel caso in cui ci fossero più squadre a pari punti (dovranno giocare solo terzultima e quartultima) e che potrebbe rendere ancora più avvincente il finale di un campionato molto combattuto.
Il tutto, senza considerare un altro fattore: quello della qualità. L’aumento della quota salvezza, è indicatore di un campionato più divertente? Difficile dare una risposta, soprattutto se si pensa che, ai piani alti, lo scudetto sia stato vinto a sei giornate dal termine. Ma il livello di tensione sarà di certo molto: lo spettacolo non ne guadagnerà; l’agonismo sì.