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“Non ho fatto nulla, c’è chi può testimoniarlo”. L’infermiere accusato di molestie dalla blogger Chiara Viscioni smentisce tutto

La Viscioni mentre si recava all’ospedale di Giulianova, sarebbe stata vittima di commenti inappropriati e molestie sessuali da parte dell’infermiere che la assisteva

Reazioni di indignazione e clima di accuse. La blogger Chiara Viscioni ha denunciato attraverso i social una vicenda di presunte molestie, accaduta durante un trasporto in ambulanza. La Viscioni mentre si recava all’ospedale di Giulianova, sarebbe stata vittima di commenti inappropriati e molestie sessuali da parte dell’infermiere che la assisteva. La Asl di Teramo ha subito dichiarato che è stata aperta una indagine interna urgente per acclarare i fatti.

L’infermiere del 118 ai direttori sanitari ha ribadito: “Non ho fatto nulla, c’è chi può testimoniarlo”. Nonostante le dichiarazioni dell’infermiere, Il Messaggero ha raccolto la testimonianza dell’operatrice sanitaria presente nell’ambulanza che stride con la versione fornita dall’uomo: “Ora capisco perché molte donne sono scoraggiate in partenza”. La Viscioni ha risposto agli insulti ricevuti: “C’è chi dice che io non sembro abbastanza donna per meritare una molestia, chi dice che mi sono inventata tutto. Spero che la mia testimonianza possa essere d’aiuto a tutte quelle donne che non riescono a denunciare. Denunciate sempre”.

Intanto è stata diramato un comunicato degli infermieri: “Come Ordine delle professioni infermieristiche di Teramo ci preme comunicare ai cittadini e alla comunità professionale che siamo a conoscenza delle recenti notizie apprese, per ultimo, dagli organi di stampa locali, che coinvolgono un collega accusato di molestie durante un servizio. In linea con i nostri principi etici e deontologici stiamo monitorando attentamente la situazione ed è imperativo, in queste situazioni più che mai, affrontare con la massima cautela, serietà e trasparenza i fatti verificati e verificabili affinché si possa giungere quanto prima a una piena comprensione dell’accaduto. Fino a quando le indagini interne non saranno completate ci riserviamo la possibilità di intraprendere ogni azione necessaria nel rispetto dei diritti di tutte le parti coinvolte”.