Mentre in Olanda i populisti di Geert Wilders vanno al governo con tre partiti della destra conservatrice, in Germania 31 tra le più grandi aziende del Paese invitano i propri dipendenti a non votare forze populiste e rafforzare alle prossime elezioni europee i partiti democratici. La cordata economica “Difendiamo i valori” vede schierate le direzioni delle principali aziende tedesche quotate in borsa, da Allianz fino a Vonovia, per la salvaguardia dell’attrattività della Germania come terreno di investimenti. Non solo società per azioni, ma anche imprese familiari e start-up, con l’appoggio sia della Confindustria tedesca (BDI) che dell’Associazione tedesca dei sindacati (DGB). L’iniziativa segue l’esempio già lanciato a marzo ai suoi 25mila dipendenti dall’ottantottenne magnate delle viti Reinhold Würth.
Già alla fine dello scorso luglio rappresentanti dell’imprenditoria e dell’artigianato tedeschi si erano dichiarati preoccupati per l’ascesa nei sondaggi della AfD e la stessa ansia era stata espressa da Ulrike Malmendier, consulente economica del Governo. In un’intervista ai giornali del gruppo Funke aveva sottolineato: “Il nostro Paese ha urgentemente bisogno non solo di lavoratori qualificati, ma di lavoratori a tutti i livelli per mantenere la prosperità. Il reclutamento di lavoratori dall’estero non avrà successo in maniera sufficiente se un partito isolazionista come la AfD diventerà sempre più popolare e la polarizzazione in primo piano”.
Secondo l’Istituto per il mercato del lavoro e la ricerca occupazionale, in Germania ci sono già 1,73 milioni di posti vacanti e nei prossimi anni occorreranno da 200 a 400mila nuovi lavoratori qualificati all’anno, ribadiscono gli imprenditori tedeschi. Il loro appello è rivolto a circa 1,7 milioni di dipendenti ed è portato avanti nelle aziende attraverso gruppi di discussione interni, workshop ed altri eventi formativi. Nasce in diretta risposta alle richieste di un “Dexit” ed ai piani di “re-immigrazione” propalati dai populisti. “Le soluzioni per le sfide del nostro tempo non vengono dai populisti”, ha dichiarato apertamente Sewing.
Del resto, in migliaia sono scesi in piazza contro la AfD dopo le inchieste del consorzio giornalistico Correctiv. Voci diventate ancora più ineludibili dopo le accuse di collusione con potenze straniere che hanno investito i candidati di punta di AfD alle europee Maximilian Krah e Petr Bystron, l’uno costretto a rinunciare al posto nella direzione del partito e l’altro indagato per corruzione dalla Procura di Monaco. La formazione populista tedesca resta però al secondo posto nei sondaggi nazionali. E difficilmente tra i suoi seguaci cambierà molto neppure la condanna del suo leader in Turingia, Björn Höcke, al pagamento di 13mila euro per aver pronunciato in un comizio lo slogan delle SA naziste.
L’iniziativa “Difendiamo i valori” si muove tuttavia su un terreno impervio. L’Europa esternalizza il controllo dell’immigrazione in altri Paesi, fatica a trovare un accordo sui dazi alle importazioni dalla Cina e tentenna sul green deal. L’economia tedesca chiede invece una Ue capace di gestire le grandi sfide: digitalizzazione e rapido progresso tecnologico, lotta al cambiamento climatico, gestione del cambiamento demografico, competizione globale e conflitti. Un’Europa di blocchi e di stallo non può farcela. Gli imprenditori tedeschi devono peraltro far fronte anche alla riduzione delle stime di crescita del Pil nazionale. Per la Commissione europea sarà solo lo 0,1% quest’anno. Lo 0,2% per gli esperti economici che consigliano il Governo. D’altronde lo stesso Ministero dell’Economia aveva già ridotto le sue aspettative ad un prudenziale 0,3%.
La lista delle aziende che partecipano all’iniziativa:
Allianz SE • BASF SE • Bayer AG • Bundesverband der Deutschen Industrie e.V. • Beiersdorf AG • Blacklane GmbH • BMW AG • Robert Bosch GmbH • Daimler Truck AG • Deutsche Bahn AG • Deutsche Bank AG • Deutsche Börse AG • Deutscher Gewerkschaftsbund (DGB) • DHL Group • Dussmann Group • E.ON SE • EnBW Energie Baden-Württemberg AG • Ford Werke GmbH • Forvia HELLA • Henkel AG & Co. KGaA • Mercedes-Benz Group AG • Merck KGaA • Metro AG • Philip Morris GmbH • RWE AG • Schaeffler AG • Siemens AG • Siemens Energy AG • O2 Telefónica • thyssenkrupp AG • Uniper SE • Volkswagen AG • Vonovia SE