Kim Jong Un torna a mostrare i muscoli. La Corea del Nord ha lanciato oggi un missile balistico non specificato verso il mar del Giappone: Lo riferiscono le forze armate della Corea del Sud nel resoconto dell’agenzia Yonhap. I Capi di stato maggiore congiunti di Seul non hanno fornito ulteriori dettagli. E’ il secondo lancio in poche settimane: il 22 aprile Pyongyang aveva testato proiettili da 600 mm, considerati missili balistici a corto raggio, sempre verso il mar del Giappone.
Negli ultimi mesi la Corea del Nord ha accelerato i test sulle armi, continuando ad espandere le proprie capacità militari, mentre la diplomazia con Stati Uniti e Corea del Sud è in stallo. Secondo gli osservatori, Kim ritiene che un arsenale potenziato le consentirebbe di ottenere maggiori concessioni da Washington in caso di ripresa dei negoziati.
La settimana scorsa il leader nordcoreano ha supervisionato un altro test di lancio di un nuovo sistema di lancio di razzi multipli, secondo quanto riportato dai media statali del Nord. Kim ha chiesto un “cambiamento epocale” nei preparativi per la guerra raggiungendo gli obiettivi di produzione degli arsenali. “Le armi tattiche, inclusi lanciarazzi multipli e missili mostrati da noi recentemente, sono prodotte per svolgere l’unica missione – ha aggiunto Kim Yo-jong -. Non nascondiamo il fatto che tali armi saranno utilizzate per impedire a Seul di inventarsi qualsiasi pensiero insano”.
Pyongyang sostiene di essere stata costretta a potenziare i suoi programmi nucleari e missilistici per far fronte all’ostilità degli Stati Uniti, citando il potenziamento dell’addestramento militare tra Washington e Seul, che definisce prove di invasione. Proprio giovedì, due F-35A sudcoreani e due F-22 Raptor Usa erano stati fatti volare per un’esercitazione congiunta sulla regione centrale della Corea del Sud, cosa che Pyongyang considera una grave minaccia per la sicurezza.
Anche sul fronte delle relazioni con l’Occidente la situazione resta tesa. Kim Yo-jong, la potente sorella del leader, ha respinto le accuse secondo cui Pyongyang starebbe rifornendo la Russia di armi definendo l’ipotesi “assurda“. “Non abbiamo intenzione di esportare le nostre capacità tecniche militari verso alcun Paese”, ha affermato Kim, secondo l’agenzia di stampa ufficiale Kcna.
Kim Yo-jong ha tirato in ballo direttamente Seul e Washington, che per la sorella del leader puntano a “ingannare l’opinione pubblica con una falsa voce secondo cui i sistemi d’arma da noi prodotti siano ‘per l’esportazione in Russia’. La cosa più urgente per noi non è ‘pubblicizzare’ o ‘esportare’ qualcosa, ma rendere la prontezza bellica e la deterrenza bellica del nostro esercito più perfette in termini di qualità e quantità”, ha aggiunto.
La Corea del Sud e gli Stati Uniti hanno ripetutamente accusato il Nord di fornire armi a Mosca a supporto del suo sforzo bellico contro l’Ucraina, malgrado la serie di sanzioni Onu che includono i divieto su entrambi i Paesi al trasferimento reciproco di armi. Gli analisti, poi, hanno anche avvertito che l’intensificazione dei test e della produzione di artiglieria e missili da crociera da parte del Nord potrebbe essere stata avviata in preparazione alle spedizioni di armamenti verso la Russia.