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“Partita persa a tavolino se i cori razzisti non si fermano”: la svolta della Fifa. E arriva un gesto codificato per avvisare l’arbitro degli insulti

La Fifa annuncia cinque punti contro il razzismo e arriva una svolta: se i cori non si fermeranno, l’arbitro dovrà fermare definitivamente la partita e la vittoria verrà assegnata a tavolino. “È giunto il momento per il calcio di unirsi e fare squadra contro il razzismo. Renderemo il razzismo un reato specifico che sarà obbligatoriamente incluso nei singoli codici disciplinari delle 211 federazioni affiliate alla Fifa, differenziandolo da altri episodi, attribuendo agli atti discriminatori sanzioni specifiche e severe, comprese le partite perse”, ha detto il segretario generale Mattias Grafstrom nel corso del 74esimo Congresso Fifa che si sta svolgendo a Bangkok, in Thailandia. Da un gesto standard in segno di episodio razzista alla sospensione della partita, fino al caso estremo di risultato a tavolino: ecco il piano stilato.


Una regolamentazione che educa e apre nuovi orizzonti nel mondo del calcio. Tra sanzioni e accuse penali, sarà introdotto un gesto con le mani incrociate che permette ai giocatori di segnalare all’arbitro un episodio di razzismo in campo, durante la gara. “Interromperemo, sospenderemo e arriveremo ad abbandonare il campo in caso di razzismo introducendo un gesto globale standard per garantire che i giocatori comunichino episodi di razzismo e gli arbitri fanno in modo che si attui la procedura in tre fasi”, è stato spiegato.

Il gesto è che i giocatori alzino le mani e incrocino i polsi, in modo che l’arbitro capisca subito che si è verificato un episodio di razzismo. Successivamente, l’arbitro – dopo aver chiesto al pubblico di non continuare – dovrà provvedere a sospendere la gara fino a quando non saranno più segnalati cori discriminatori: se la situazione non dovesse cambiare, il direttore gara sarà costretto a terminare anticipatamente la partita e assegnarla a tavolino. “Faremo di tutto affinché il razzismo venga riconosciuto come un crimine in tutti i paesi e dove lo è già verrà perseguito con la severità che merita”.