“Le chiediamo di sospendere immediatamente la guida del suo veicolo”. Con una lettera raccomandata inviata ai proprietari, Citroen lancia l’allarme su oltre 600mila auto. Ma perché? Lo fa sapere lo stesso marchio francese, oggi parte del gruppo Stellantis, che sta comunicando ad alcuni suoi clienti di aver avviato una campagna di richiamo per problemi agli airbag sui modelli Citroen C3 e DS3. La notizia è riportata da MF-Milano Finanza.

Sono 600mila le auto richiamate in tutta Europa e la casa automobilistica francese spiega il motivo nella lettera: “Le sostanze chimiche contenute in questi dispositivi di gonfiaggio”, prodotti dalla società Takata, finita in bancarotta nel 2017, “potrebbero deteriorarsi nel tempo esponendo guidatore e passeggero al rischio di rottura del dispositivo di gonfiaggio dell’airbag”. E quindi, in caso di incidente potrebbero “provocare gravi lesioni o morte”.

Il rischio è serio. E Citroen consiglia di rivolgersi un’autofficina convenzionata con il marchio. I 600mila veicoli ritirati sono stati prodotti nell’arco di una decina di anni, tra il 2009 e il 2019 e oggi non sono più commercializzati. Nel dettaglio, il richiamo riguarda 491.171 Citroen C3 e 108.601 DS3, modelli molto diffusi tra i clienti italiani.

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