Harris Wolobah, 14 anni, era affetto da una cardiopatia congenita. È morto per arresto cardiopolmonare poco dopo aver mangiato una “tortilla chips”, una patatina particolarmente piccante. Lo pubblica il sito della Cnn. Il fatto è accaduto a settembre, in Massachusetts ma solo oggi l’ufficio del medico legale dello Stato ha confermato la causa della morte: lo snack conteneva un’alta concentrazione di un composto chimico, la capsaicina, presente in natura nel peperoncino. Subito dopo la morte del ragazzo, l’azienda produttrice, la Paqui, ha ritirato volontariamente dagli scaffali il prodotto, che era confezionato in una scatola a forma di bara: “Questo nostro prodotto – ha spiegato un portavoce dell’azienda – è destinato solo agli adulti: sulla confezione c’è un’etichettatura chiara ed evidente che spiega che era sconsigliato a minori, o a chiunque fosse sensibile ai cibi piccanti, o non stesse in condizioni di salute ottimali. Tuttavia abbiamo riscontrato un aumento delle segnalazioni di adolescenti e altri individui che non hanno prestato ascolto a questi avvertimenti. Di conseguenza, sebbene il prodotto rispettasse gli standard di sicurezza alimentare, per estrema cautela abbiamo collaborato con i rivenditori per rimuovere volontariamente il prodotto dagli scaffali“. Va ricordato che la patatina venduta in confezione a forma di bara è protagonista di diverse sfide su TikTok. È definita “la più piccante al mondo” e il produttore invita proprio a una “sfida”, ovvero a mangiarla e resistere il più possibile senza bere e senza mangiare. L’Antitrust ha avviato un procedimento proprio sulla patatina super piccante.