Dopo l’esonero con effetto immediato, la Juventus medita il passo successivo nei confronti del suo ormai ex allenatore Massimiliano Allegri. La strada porterebbe al licenziamento per giusta causa: i motivi della decisione, infatti, hanno a che vedere con la sfera etico/comportamentale. Un passaggio non a caso sottolineato nel comunicato del club bianconero che ha dato il benservito al tecnico. E c’è un altro dettaglio che fa pensare a un tentativo della società bianconera di licenziare Allegri per giusta causa. Ma andiamo con ordine.

“Comportamenti non compatibili con i nostri valori”
Un messaggio tra le righe. Un esonero premeditato ma anticipato per quanto riguarda le tempistiche: la Juventus – come si legge dal comunicato ufficiale – prende la totale distanza nei confronti dell’atteggiamento mostrato da Allegri nel post-partita della finale di Coppa Italia e ritenuto “non compatibile” con i valori del club. Quelle righe significative nel comunicato sono state affiancate però da un altro atto, ancora più concreto: l’aggiunta di una contestazione disciplinare nei confronti di Allegri. Un primo passo, appunto, verso un licenziamento per giusta causa. Secondo quanto riportato da gianlucadimarzio.com, ora gli avvocati dell’allenatore livornese avranno a disposizione cinque giorni per presentare deduzioni difensive. In seguito, la società bianconera valuterà se applicare, o meno, una sanzione nei confronti di Allegri: due le ipotesi. Una sanzione pecuniaria, oppure la risoluzione anticipata del contratto (in scadenza nel giugno 2025).

Licenziamento per giusta causa: lo scenario
Non esiste un accordo collettivo di categoria che possa dare delle scadenze certe. Ma di certo il rischio è di andare incontro a una battaglia legale. Perché la Juventus sarebbe orientata nella scelta di un licenziamento per giusta causa? Anzitutto – come detto in precedenza – perché ritiene presente il presupposto di un danneggiamento agli interessi dell’azienda (che in questo caso è legato anche all’immagine di un brand mondiale). La strada del licenziamento per giusta causa, però, consentirebbe soprattutto alla Juventus un risparmio sostanzioso a bilancio. Si parla, infatti, di 7 milioni di euro netti con bonus ulteriori pari a 2 milioni: considerando lo stipendio lordo percepito da Massimiliano Allegri, la Juventus risparmierebbe circa 13 milioni di euro. Soldi che invece dovrebbe continuare a pagare ad Allegri in caso di semplice esonero.

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