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Bambino scappa da casa di notte con il suo cagnolino che non lo abbandona un attimo (e grazie al quale è stato ritrovato)

In Argentina un bimbo e il cane i famiglia sono usciti, dopo che l'animale ha aperto la porta di casa

di F. Q.
Bambino scappa da casa di notte con il suo cagnolino che non lo abbandona un attimo (e grazie al quale è stato ritrovato)

Sono le 3:30 di notte a Cordoba, in Argentina e una pattuglia della polizia sta girando per le strade quando nota qualcosa di veramente insolito. Gli agenti si avvicinano e vedono un bambino di neanche un anno che sta gattonando, perché non sa ancora camminare, in compagnia di un cane che non lo lascia mai solo. La scena è immortalata da alcune telecamere: quando uno degli agenti si avvicina, il bambino alza la testa e lo guarda. Ha un’espressione smarrita, poi si gira e sembra voler chiedere al cane cosa deve fare.

La polizia ha ricostruito la scena: il piccolo viveva a circa 100 metri dal punto in cui è stato ritrovato e il fido quattrozampe con lui è il cane di famiglia, che ha accompagnato il bimbo per tutto il tragitto. Il cane è stato fondamentale per il rientro a casa, perché un vicino ha riconosciuto l’animale e ha indicato agli agenti quale fosse la casa dei due fuggitivi.

Quando il piccolo è stato riportato alla madre, quest’ultima era sconcertata e spaventata, perché non si era accorta di nulla. Interrogata dal vice questore della polizia, la donna ha affermato che stava dormendo profondamente e né lei né il compagno si sono accorti che il figlio non era in casa. “A quanto pare, il bambino è scivolato via dal letto e con il cagnolino sono riusciti ad aprire una porta. Sembra che il cane abbia l’abitudine di farlo”, ha spiegato il vice questore, sottolineando il fatto che il bambino è stato ritrovato a soli due metri da una strada molto trafficata e quindi, il finale poteva essere molto diverso.

“Il cane però non ha mai lasciato la creatura, è sempre stato al suo fianco. Non ha mai smesso di tenerlo d’occhio come se lo stesse proteggendo”, ha precisato il vice questore.

Il caso è stato inviato al Servizio Nazionale per l’Infanzia, ipotizzando che potesse trattarsi di qualcosa legato alla responsabilità dei genitori. Però, alla fine, l’ufficiale ha con concluso la questione: “Da quello che abbiamo potuto vedere, dallo stupore della madre e dalla gratitudine di una persona cosciente e lucida, sembra che si sia trattato di una svista, di qualcosa di involontario” .

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