Accessibilità, inclusione e valorizzazione del territorio sono le parole simbolo del viaggio “Sui passi di Francesco, in cammino per l’accessibilità e la pace”, che in vista del Giubileo 2025 si pone l’obiettivo principale di richiamare l’attenzione pubblica su pellegrinaggi inclusivi e accessibili. Dal 18 al 29 maggio dieci viaggiatori – di cui 6 persone con disabilità motoria e 2 persone ipovedenti – affronteranno a seconda delle proprie esigenze, in sedia a rotelle, bicicletta o tandem un percorso da Ancona a Roma che ripropone il peregrinare di San Francesco e il suo messaggio di essenzialità e pace. Arriveranno il 29 maggio a San Pietro, dove saranno accolti all’udienza del mercoledi da Papa Francesco. Il viaggio, composto da 11 tappe attraverso 3 regioni – Marche, Umbria e Lazio – è un’idea delle associazioni Free Wheels e NoisyVision che sostengono che “la disabilità non è un limite invalicabile ma un valore e una risorsa”.
A cimentarsi in questa esperienza sono Alessio Antonietti di Santa Maria di Sala (Venezia), Ignazio Drago di Scicli (Ragusa), Samuele Brambilla di Sulbiate (Monza-Brianza), Angiolino Castioni di Sommacampagna (Verona), Dario Sorgato di Padova, Giulia Oblach di Spilimbergo (Pordenone), Josimare Reis di Bergamo, Mara Stefan e il marito Tiziano Bottaro di Vigodarzere (Padova) e Pietro Scidurlo di Somma Lombardo (Varese). Contattato da ilfattoquotidiano.it, Scidurlo – viaggiatore, promotore di Free Wheels e autore del libro “Guida al Cammino di Santiago per tutti” (Terre di mezzo Editore), tuttora l’unica guida in Europa a un cammino integralmente accessibile – spiega che “ogni anno ci scontriamo con difficoltà organizzative che derivano dalla scarsità di strutture e servizi accessibili, in particolare per gruppi. Eppure è ormai evidente che l’accessibilità apre le porte anche a tante persone che non hanno disabilità e possono alimentare un circuito di turismo lento prezioso per l’economia del territorio e per il benessere degli individui. Insistiamo – aggiunge Scidurlo – a proporre queste esperienze di itineranza in gruppo perché è importante che le persone con esigenze di accessibilità possano vivere non solo il cammino ma anche la condivisione”. Ma quali sono le principali criticità e su che cosa si può migliorare? “Uno dei grandi temi”, risponde Pietro, “è la difficile possibilità di aggregazione di persone a ridotta mobilità, ad esempio con stanze e bagni accessibili nella stessa struttura ospitante. Spesso ci si concentra principalmente su quello che la normativa impone e non sul reale spazio inclusivo per più persone che si muovono tutte insieme e che hanno particolari esigenze di accessibilità, rendere una struttura senza barriere è qualcosa che vale per tutti”.
Gli organizzatori di “Sui passi di Francesco” hanno progettato un itinerario di 450 km complessivi che si sviluppa a ridosso dell’Appennino e tocca aree interne a forte spopolamento. “Trovare ospitalità per camminatori in queste zone è già complesso e lo è ancora di più per chi ha esigenze di accessibilità. E’ necessario – continua il promotore di Free Wheels – fare un salto di mentalità e andare a parlare direttamente con i proprietari delle strutture in chiave propositiva per aiutare anche il territorio interessato dai vari cammini a migliorarsi e poter essere utilizzato in futuro per tutte le persone con disabilità che magari vi passeranno dopo di noi”. Altra criticità riscontrata è stata il reperimento di aziende produttrici di tandem a trazione elettrica a noleggio per aiutare nel cammino le persone ipovedenti o cieche. Lungo il percorso i protagonisti visiteranno anche alcuni Centri di eccellenza sulle disabilità sensoriali e le Unità spinali di diverse città (Ancona, Perugia, Roma) per incontrare le persone con lesioni midollari e dare loro un messaggio di speranza: “La vita non si ferma anche se le gambe non possono muoversi”. Attraverseranno città e borghi su strade, piste ciclabili, cammini e sentieri. Sei di loro si muovono in sedia a rotelle grazie a un propulsore elettrico (chiamato Klick) agganciato alla carrozzina, che consente di affrontare anche i terreni off-road; altri due sono ipovedenti e si danno il cambio a metà strada (uno percorre il tratto Ancona-Assisi e l’altro Assisi-Roma), consegnandosi il testimone a bordo di un tandem a guida assistita, che condivideranno con un ciclista; un altro ciclista partecipa all’avventura con il compito, quando necessario, di fare da apripista.
Fondatore di NoisyVision, associazione dedicata alle disabilità sensoriali, è Dario Sorgato, viaggiatore, blogger e scrittore con l’ambizione di “colorare il mondo di giallo, che è non solo il colore più visibile per le persone ipovedenti ma è simbolo di quella solarità che deriva dall’aprirsi ad altri modi di essere”. “L’eterogeneità del gruppo, la complessità delle storie personali, la necessità di mettere insieme tutto questo per andare avanti tappa dopo tappa costruiscono sul campo accettazione reciproca. Cioè inclusione. Senza inclusione non c’è accessibilità. Per questo le nostre visioni sono complementari”. L’idea di questo cammino itinerante nasce da Free Wheels anche per stimolare le persone a capire che il “non ce la posso fare” costituisce spesso la barriera più grande. Entrambe le associazioni sottolineano che “l’esperienza di convivenza quotidiana, di condivisione dei momenti critici ed esaltanti, del superare insieme le difficoltà che si vivono nel Cammino come nella vita troveranno nella capacità di fare inclusione il segreto della perfetta letizia che Francesco d’Assisi indicò mille anni fa e che Papa Francesco ci ricorda oggi. La stessa strada che può portarci alla pace”.
Diritti
“Sui passi di Francesco”: al via il cammino di 8 viaggiatori in sedia a rotelle e ipovedenti per promuovere turismo accessibile e inclusivo
Accessibilità, inclusione e valorizzazione del territorio sono le parole simbolo del viaggio “Sui passi di Francesco, in cammino per l’accessibilità e la pace”, che in vista del Giubileo 2025 si pone l’obiettivo principale di richiamare l’attenzione pubblica su pellegrinaggi inclusivi e accessibili. Dal 18 al 29 maggio dieci viaggiatori – di cui 6 persone con disabilità motoria e 2 persone ipovedenti – affronteranno a seconda delle proprie esigenze, in sedia a rotelle, bicicletta o tandem un percorso da Ancona a Roma che ripropone il peregrinare di San Francesco e il suo messaggio di essenzialità e pace. Arriveranno il 29 maggio a San Pietro, dove saranno accolti all’udienza del mercoledi da Papa Francesco. Il viaggio, composto da 11 tappe attraverso 3 regioni – Marche, Umbria e Lazio – è un’idea delle associazioni Free Wheels e NoisyVision che sostengono che “la disabilità non è un limite invalicabile ma un valore e una risorsa”.
A cimentarsi in questa esperienza sono Alessio Antonietti di Santa Maria di Sala (Venezia), Ignazio Drago di Scicli (Ragusa), Samuele Brambilla di Sulbiate (Monza-Brianza), Angiolino Castioni di Sommacampagna (Verona), Dario Sorgato di Padova, Giulia Oblach di Spilimbergo (Pordenone), Josimare Reis di Bergamo, Mara Stefan e il marito Tiziano Bottaro di Vigodarzere (Padova) e Pietro Scidurlo di Somma Lombardo (Varese). Contattato da ilfattoquotidiano.it, Scidurlo – viaggiatore, promotore di Free Wheels e autore del libro “Guida al Cammino di Santiago per tutti” (Terre di mezzo Editore), tuttora l’unica guida in Europa a un cammino integralmente accessibile – spiega che “ogni anno ci scontriamo con difficoltà organizzative che derivano dalla scarsità di strutture e servizi accessibili, in particolare per gruppi. Eppure è ormai evidente che l’accessibilità apre le porte anche a tante persone che non hanno disabilità e possono alimentare un circuito di turismo lento prezioso per l’economia del territorio e per il benessere degli individui. Insistiamo – aggiunge Scidurlo – a proporre queste esperienze di itineranza in gruppo perché è importante che le persone con esigenze di accessibilità possano vivere non solo il cammino ma anche la condivisione”. Ma quali sono le principali criticità e su che cosa si può migliorare? “Uno dei grandi temi”, risponde Pietro, “è la difficile possibilità di aggregazione di persone a ridotta mobilità, ad esempio con stanze e bagni accessibili nella stessa struttura ospitante. Spesso ci si concentra principalmente su quello che la normativa impone e non sul reale spazio inclusivo per più persone che si muovono tutte insieme e che hanno particolari esigenze di accessibilità, rendere una struttura senza barriere è qualcosa che vale per tutti”.
Gli organizzatori di “Sui passi di Francesco” hanno progettato un itinerario di 450 km complessivi che si sviluppa a ridosso dell’Appennino e tocca aree interne a forte spopolamento. “Trovare ospitalità per camminatori in queste zone è già complesso e lo è ancora di più per chi ha esigenze di accessibilità. E’ necessario – continua il promotore di Free Wheels – fare un salto di mentalità e andare a parlare direttamente con i proprietari delle strutture in chiave propositiva per aiutare anche il territorio interessato dai vari cammini a migliorarsi e poter essere utilizzato in futuro per tutte le persone con disabilità che magari vi passeranno dopo di noi”. Altra criticità riscontrata è stata il reperimento di aziende produttrici di tandem a trazione elettrica a noleggio per aiutare nel cammino le persone ipovedenti o cieche. Lungo il percorso i protagonisti visiteranno anche alcuni Centri di eccellenza sulle disabilità sensoriali e le Unità spinali di diverse città (Ancona, Perugia, Roma) per incontrare le persone con lesioni midollari e dare loro un messaggio di speranza: “La vita non si ferma anche se le gambe non possono muoversi”. Attraverseranno città e borghi su strade, piste ciclabili, cammini e sentieri. Sei di loro si muovono in sedia a rotelle grazie a un propulsore elettrico (chiamato Klick) agganciato alla carrozzina, che consente di affrontare anche i terreni off-road; altri due sono ipovedenti e si danno il cambio a metà strada (uno percorre il tratto Ancona-Assisi e l’altro Assisi-Roma), consegnandosi il testimone a bordo di un tandem a guida assistita, che condivideranno con un ciclista; un altro ciclista partecipa all’avventura con il compito, quando necessario, di fare da apripista.
Fondatore di NoisyVision, associazione dedicata alle disabilità sensoriali, è Dario Sorgato, viaggiatore, blogger e scrittore con l’ambizione di “colorare il mondo di giallo, che è non solo il colore più visibile per le persone ipovedenti ma è simbolo di quella solarità che deriva dall’aprirsi ad altri modi di essere”. “L’eterogeneità del gruppo, la complessità delle storie personali, la necessità di mettere insieme tutto questo per andare avanti tappa dopo tappa costruiscono sul campo accettazione reciproca. Cioè inclusione. Senza inclusione non c’è accessibilità. Per questo le nostre visioni sono complementari”. L’idea di questo cammino itinerante nasce da Free Wheels anche per stimolare le persone a capire che il “non ce la posso fare” costituisce spesso la barriera più grande. Entrambe le associazioni sottolineano che “l’esperienza di convivenza quotidiana, di condivisione dei momenti critici ed esaltanti, del superare insieme le difficoltà che si vivono nel Cammino come nella vita troveranno nella capacità di fare inclusione il segreto della perfetta letizia che Francesco d’Assisi indicò mille anni fa e che Papa Francesco ci ricorda oggi. La stessa strada che può portarci alla pace”.
Articolo Precedente
L’Italia non firma la dichiarazione Ue per i diritti Lgbtq+. Schlein: “Che vergogna”. Conte: “Meloni insegue modello orbaniano”
Articolo Successivo
“Ormai assuefatto dai talk show, mi ha colpito la civiltà con cui si può essere in disaccordo”: le voci di chi ha partecipato a Europe Talks
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Mondo
Trump insiste sui dazi all’Ue: “Ci ha trattati malissimo”. Giorgetti preoccupato: “L’Europa dia strumenti per tutelare la nostra industria”
Politica
Albania, FdI: “Decidono gli stessi magistrati di prima, è una presa in giro”. Ma il motivo è l’organico carente. Viminale contro le Corti d’Appello: “Prendono tempo”
Politica
Fdi riunisce la Direzione e lancia il sondaggio agli iscritti: “Volete la piazza anti-magistrati?”. Il dossier complottista del partito su Almasri
Roma, 1 feb. (Adnkronos) - “Desidero esprimere la mia totale solidarietà al Presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, professionista di comprovata competenza e integrità, recentemente bersaglio di un attacco inaccettabile da parte del Senatore Zaffini. Non dovrebbe essere necessario ricordare che la Fondazione GIMBE svolge un ruolo essenziale nel garantire analisi indipendenti e basate su evidenze scientifiche nel settore della sanità pubblica. Analisi che non solo aiutano l’opinione pubblica a comprendere la realtà dei fatti, ma forniscono strumenti indispensabili proprio a noi parlamentari per svolgere il nostro lavoro con cognizione di causa". Lo scrive in una nota la senatrice del Pd Susanna Camusso.
Ma ormai chiunque osi dissentire con l’operato del Governo Meloni – scienziati, magistrati, professori, giornalisti – viene puntualmente delegittimato. Peccato che sia lo stesso Presidente Zaffini ad ammettere che su sei decreti attuativi promessi per smaltire le liste d’attesa, sia stato approvato solo quello sul funzionamento della piattaforma nazionale di monitoraggio. La colpa? Dipende dal giorno: molto spesso è dei governi precedenti – nonostante la destra governi da tre anni – altre volte, come in questo caso, delle Regioni - nonostante la stessa destra stia spingendo per l’Autonomia. Mentre milioni di italiani non possono curarsi e il SSN è al collasso, il governo continua a giocare a scaricabarile, additando nemici immaginari e scaricando le colpe su chiunque tranne che su sé stesso”.
Roma, 1 feb. (Adnkronos) - "Dopo il record di 150.000 iscritti, Forza Italia rafforza il suo radicamento sul territorio con l’avvio della stagione dei Congressi Comunali e Circoscrizionali. Si parte da 9 regioni per eleggere i nuovi segretari comunali e circoscrizionali, in un percorso di partecipazione e crescita che coinvolgerà tutta Italia". Lo scrive Forza Italia sui suoi profili social.
Roma, 1 feb. (Adnkronos) - "Rispondo a chi ogni tanto ci accusa di non avere una visione. Certo che ce l'abbiamo, anche bella forte. Magari a qualcuno non piace, non sarà quello che si aspettavano dal Pd di prima, ma oggi il Pd è autodeterminato in questa direzione". In mezzo al dibattito su 'meglio presentarsi uniti o divisi per colpire uniti', innescato dalla proposta di Dario Franceschini, Elly Schlein continua a insistere sui temi piuttosto che sui tatticismi. E rilancia la visione del 'suo' Pd a fronte di perplessità, più o meno esplicite, avanzate nei suoi confronti nell'ultimo periodo.
"La giustizia sociale, la giustizia climatica, il lavoro dignitoso, l'innovazione, i diritti delle persone", elenca la segretaria dal palco della prima iniziativa col Terzo Settore (previste altre 4 a febbraio) a Monterotondo. Come aveva fatto la settimana scorsa davanti all'ospedale di Vicenza per parlare di sanità o con gli operai a Marghera o quelli della crisi Beko su lavoro e politiche industriali.
Alla questione aperta da Franceschini, Schlein ha però dato una risposta l'altra sera a Piazza Pulita dopo giorni di silenzi, conditi da freddezza dell'inner circle della segretaria. Andare divisi per colpire uniti? "Io continuo a insistere, sono testardamente unitaria", la risposta di Schlein. Insomma, nonostante al momento non vi siano passi avanti nella costruzione dell'alleanza, lo schema della segretaria non cambia. Resta 'testardamente unitario'. "Ce lo chiede la gente", la tesi di Schlein. Il sondaggio mandato in onda durante la trasmissione pare darle ragione con quasi l'80% degli elettori di centrosinistra a invocare un accordo tra le opposizioni.
Un accordo che però non c'è e la proposta di Franceschini ha avuto anche l'effetto di evidenziare ulteriormente le resistenze rispetto a un'alleanza organica. Basta leggere l'elenco di quelli che hanno promosso o quanto meno si sono detti interessati alla possibilità di 'marciare divisi, per poi colpire uniti' dopo il voto: da Carlo Calenda a Giuseppe Conte. Chi invece non è sembra interessato, è Romano Prodi che in una lunga intervista avverte: "Senza un programma condiviso non è politica, ma solo cinismo. Si possono anche vincere le elezioni, ma si uccide il Paese”.
"Ma come si può fare questo discorso due anni e mezzo prima delle elezioni?", si chiede Prodi. "Potrebbe essere l'ultima spiaggia alla vigilia del voto. Ma se partiamo dall'idea che non ci si può mettere d'accordo su un programma, mi pare difficile vincere le elezioni". L'Ulivo non è più riproponibile, aggiunge, "quel che si può fare è cercare quattro grandi problemi sui quali trovare una visione comune: sanità, casa, scuola, lavoro".
Non basta solo criticare: "Politica è dire quel che serve all'Italia per la distribuzione del reddito, la sanità, la casa. Non dire solo che mancano le risorse, ma dire come vanno riformati gli ospedali, i medici di base, le case di comunità". Chi può riuscire a federare il campo delle opposizioni in ordine sparso? Per Prodi la risposta è aperta: "Il problema è vedere chi è in grado di federare. Quel ruolo si conquista, non è dato. La competizione è aperta per tutti, Schlein e altri".
Tel Aviv, 1 feb. (Adnkronos) - Il primo ministro Benjamin Netanyahu sta valutando la possibilità di nominare il ministro degli Affari strategici Ron Dermer a capo del team negoziale di Israele per i colloqui sugli ostaggi con Hamas, secondo le notizie di Channel 12. Subentrerebbe al ruolo del capo del Mossad David Barnea. Secondo quanto riferito, Barnea resterebbe nella squadra insieme al capo dello Shin Bet Ronen Bar e all'uomo chiave per la presa degli ostaggi delle Idf Nitzan Alon, con Dermer a supervisionare i colloqui.
I funzionari israeliani hanno dichiarato che Netanyahu riconosce che i negoziatori vogliono fare tutto il possibile per garantire che la seconda fase dell'accordo sulla restituzione degli ostaggi con Hamas abbia luogo, e il premier vuole mantenere aperte le sue opzioni. Secondo Channel 12, i funzionari del team di Netanyahu affermano che, poiché i colloqui principali si stanno svolgendo con l'amministrazione Trump, dovrebbero essere guidati da qualcuno con una formazione più diplomatica, che non nella sicurezza.
Sembra che l'inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, abbia detto a Netanyahu che preferirebbe lavorare con Dermer e che ha delle riserve sulla collaborazione con l'attuale team negoziale. Witkoff e Netanyahu hanno parlato oggi, ha riferito Channel 12, aggiungendo che il primo ministro israeliano terrà un incontro stasera per decidere se inviare una delegazione di medio livello in Qatar questa settimana. In risposta, l'ufficio di Netanyahu ha affermato che "i resoconti non sono veri" e che "le decisioni sui negoziati saranno prese solo dopo il ritorno del primo ministro dagli Stati Uniti".
Roma, 1 feb. (Adnkronos) - “Ieri è stato l’ultimo giorno di lavoro di dipendenti e dirigenti Rai a viale Mazzini. Lo storico palazzo, simbolo del Servizio Pubblico, che dagli anni 60 rappresenta la Rai, chiuderà per essere interessato da importanti ed ampi lavori di ristrutturazione". Lo dichiarano i componenti di Fratelli d’Italia della Commissione Vigilanza Rai.
"Interventi che consentiranno alla Rai di usufruire di una sede moderna, digitale e all’avanguardia, capace così di confrontarsi con un mercato televisivo sempre più competitivo. È un merito di questa dirigenza che oltre a garantire un sempre più ampio pluralismo, così come si pretende dal Servizio pubblico, un’offerta e una qualità nella programmazione, adesso garantirà alla Rai anche strutture di prim’ordine. Infatti, la sede di viale Mazzini si affiancherà al nuovo centro di produzione a Milano che sarà uno dei più avanzati in Europa. Al contempo va rivolto un vivo ringraziamento ai dipendenti Rai, che stanno affrontando con grande impegno e dedizione questo significativo momento di passaggio, che servirà a costruire il Servizio pubblico del futuro”.
Ramallah, 1 feb. (Adnkronos) - Le forze israeliane hanno arrestato due giornalisti palestinesi e sequestrato la loro attrezzatura nella città di Beit Ummar, a nord di Hebron, in Cisgiordania. Lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa, citando il giornalista Ihab al-Alami, che ha riferito, dopo essere stato rilasciato, che "lui e il suo collega, Nidal al-Natsheh, sono stati arrestati dai soldati israeliani mentre documentavano i danni su terreni di proprietà palestinese vicino all'insediamento israeliano illegale di Karmei Tzur". I soldati hanno sequestrato tre telecamere prima di costringerli ad abbandonare la zona, ha aggiunto il reporter.
Roma, 1 feb. (Adnkronos) - "Oggi a Roma si è svolta la Direzione Nazionale di Fratelli d'Italia, un momento di confronto interno al partito in vista del giro di boa della metà legislatura. Non si è trattato, evidentemente, di una seduta del Consiglio dei Ministri, un dettaglio che i deputati di Italia Viva, cui resta solo la polemica, potrebbero facilmente cogliere solo sfogliando un qualsiasi manuale di diritto costituzionale". Così Antonio Baldelli, deputato di Fratelli d'Italia, risponde alle polemiche sollevate da Italia Viva sull'assenza del Presidente del Consiglio all'assemblea di FdI e sulla presenza del capo della segreteria politica, Arianna Meloni.