La disputa sull’eredità tra i familiari di Niki Lauda e la moglie, rimasta vedova, Birgit Wetzinger è giunta alla sua conclusione. A Wetzinger, infatti, spetterà circa il 16% del patrimonio totale di 500 milioni di euro lasciato in eredità dall’ex pilota austriaco, morto a Zurigo nella notte tra il 20 e il 21 maggio a causa di un’insufficienza renale.
Il Tribunale Regionale Superiore di Vienna ha infatti dato ragione alla 46enne, sposata con Lauda nel 2008. I giudici del tribunale austriaco sono arrivati a una sentenza definitiva dopo un anno dall’avvio del processo secondo cui la donna era ritenuta “indegna di eredità”: Birgit Wetzinger era stata accusata – dalla Fondazione Privata Lauda – di aver nascosto delle opere d’arte appartenenti proprio all’ex pilota tre volte campione del mondo in Formula 1.
Prima la (falsa) accusa, poi la sentenza
Niki Lauda non aveva cambiato il suo testamento dopo il 2007 e, quindi, la signora Birgit e i gemelli Mia e Max non erano presenti sull’atto, ma solo i più adulti (Mathias di 43 anni e Lukas di 45 avuti da una relazione passata). Dopo l’accusa relativa alle opere arte, nel 2023 una prima sentenza aveva già dato ragione alla moglie del pilota (che nel 2005 donò un rene all’ex campione austriaco), ritenuta “non indegna di eredità e avente diritto a una quota obbligatoria”. Una decisione confermata dal Tribunale Regionale Superiore di Vienna che ha respinto, dunque, il ricorso opposto. Ora toccherà ai giudici austriaci definire l’importo esatto: alcuni ipotizzano una cifra milionaria preceduta da tre cifre.