“Se tutta l’umanità consumasse come gli italiani, il 19 maggio 2024 avremmo “esaurito” tutte le risorse naturali del Pianeta e inizieremmo a consumare le risorse “previste” per il 2025. Il 19 maggio è l’Overshoot day italiano”. A dirlo è il WWF sulla base degli studi di Global Footprint Network che ogni anno misura la domanda di risorse e servizi da parte di una popolazione e l’offerta di risorse e servizi da parte dei loro ecosistemi. Per l’Italia questo il giorno del sovrasfruttamento: da questo momento il Paese si trova in deficit ecologico. Terminano, dunque, tutte le risorse che sono in grado di rigenerarsi naturalmente in un anno e si iniziamo ad usare – con largo anticipo – le fonti dell’anno prossimo, ovvero quelle per il 2025. Lo scorso anno, l’Earth Overshoot Day era stato raggiunto il 2 agosto, mostrando una minima tendenza indirizzata al miglioramento.

L’appello del WWF: “Se tutti gli umani consumassero come noi italiani, servirebbero le risorse di quasi tre Pianeti”
“Siamo in deficit ecologico, in altre parole spendiamo più delle risorse che abbiamo e immettiamo in atmosfera più CO2 della capacità che hanno gli ecosistemi di assorbirla”. L’appello del WWF è chiaro e mette in guardia la popolazione. Per poter soddisfare i consumi annui degli italiani sarebbero necessarie più di 4 Italie. Inoltre, se tutti gli umani consumassero come la popolazione italiana, sarebbero necessarie le risorse di quasi tre Pianeti (2,6 per l’esattezza).
Ovviamente, la data dell’Overshoot day varia a seconda del Paese e anche di anno in anno e dipendono anche da comportamenti e politiche di sfruttamento delle risorse: ad allarmare, però, sono la velocità e la precocità con cui questa data si verifica negli anni.

Attualmente, l’Italia non è ai livelli di Qatar e Lussemburgo – che già a febbraio facevano toccare il fondo alle risorse del Pianeta – né di stati come Emirati Arabi, Stati Uniti e Canada (seguiti da Danimarca e Belgio) che hanno avuto il loro “Overshoot Day” nel mese di marzo.

L’impronta ecologica dell’Italia è più bassa della media europea, pari a 4,5 ettari pro capite, ma superiore per esempio a quella della Spagna, pari a 3,9 ettari pro capite. Secondo Eva Alessi, Responsabile Sostenibilità del WWF Italia si dovrebbe iniziare a “investire in energie rinnovabili, adottare pratiche di produzione e consumo responsabili e promuovere la conservazione ambientale, sono alcune delle vie che possiamo intraprendere”.

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