Acceso botta e risposta tra Marco Travaglio e Alessandro Sallusti ad ‘Accordi&Disaccordi’, il talk politico in onda sabato sera su Nove condotto da Luca Sommi con la partecipazione di Andrea Scanzi. “La Meloni che va ad accogliere all’aeroporto Chico Forti è una cosa semplicemente inaudita – ha detto il direttore de Il Fatto Quotidiano – Credo che non sia mai capitato che un presidente del Consiglio accolga con gli onori di un capo di Stato, di un eroe di guerra, un signore che fino a prova contraria è un condannato definitivo per aver ammazzato un ragazzo a cui aveva cercato di raggirare il padre, affetto da demenza, con un colpo di pistola. Questo lo dice la giustizia americana e non credo che la Meloni sostenga che è stato un errore giudiziario, altrimenti non dovrebbe essere mandato ancora in galera (sarà trasferito nel carcere di Verona lunedì, ndr)e avrebbe dovuto contestare la giustizia americana dicendo che il Paese governato dal suo amico Biden – con cui lei è talmente alleata da ottenere in campagna elettorale questo spot, lo ha ingiustamente condannato da innocente“. Per il giornalista è incomprensibile, quindi, che il capo del governo italiano vada all’aeroporto a festeggiare un assassino: cosa deve pensare la famiglia di quel ragazzo ucciso, che ricordiamolo, si chiamava Anthony Dale Pike, ucciso sulla spiaggia di Miami il 15 febbraio del 1998 – di un capo di governo che va ad accogliere con sorrisi e moine l’assassino di questo ragazzo?”.
Secondo il direttore del Giornale questa lettura sarebbe figlia esclusivamente del fatto che “stanno rosicando tutti”. Travaglio però non ci sta e sbotta: “Sei un poveretto, sei veramente un poveretto“, dice all’indirizzo di Sallusti: “Io ti ho parlato del dolore della famiglia di un morto e tu dici che rosico? Sai che cosa me ne importa del rosicamento. Sto parlando di uno che è morto, ucciso da quello che la Meloni oggi è andata a festeggiare. Vergognati!“. Tuttavia, la versione di Sallusti sul caso Forti è differente: “Lui si è sempre proclamato innocente. Se gli Stati Uniti ce lo ridanno, evidentemente c’è spazio e margine. Non c’è una certezza assoluta, non ha mai confessato, non ci sono prove schiaccianti, è un processo indiziario. Secondo tutti i ministri di giustizia degli ultimi sei sette governi italiani, forse addirittura di più, questa carcerazione è un’ingiustizia e tutti i governi, compreso quello Conte, hanno più volte provato a riportarlo a casa. – ha detto il giornalista – Ci ha provato anche Di Maio personalmente e non c’è riuscito. C’è riuscita Giorgia Meloni perché evidentemente ha una credibilità e una autorevolezza che ha speso per sanare una ferita che molti governi hanno provato inutilmente a sanare”, ha concluso Sallusti.