“Era ora che l’Alta Corte londinese facesse una scelta sensata sul caso Assange, che sta scontando una pena per aver svelato al mondo i crimini di guerra degli Stati Uniti e dei loro alleati in Medio Oriente”. Così Leonardo Cribio, del Comitato per la liberazione di Julian Assange, a proposito della concessione del ricorso contro l’estradizione del cofondatore di WikiLeaks. Il commento è stato rilasciato durante un presidio organizzato in occasione della sentenza a Milano, in Piazza dei Mercanti, dalle 12 alle 19. “Ci siamo riuniti qui perché è un luogo dato in concessione all’Anpi e richiama la memoria di coloro che hanno sacrificato la propria vita per liberarci dal nazifascismo. Noi siamo coerenti con quel sacrificio” ha continuato. È stata esposta anche la statua itinerante “Anything to say?”, di Davide Dormino, dopo l’opposizione del Comune di Milano. L’artista ha spiegato che, oltre ad Assange, l’opera ritrae Edward Snowden e Chelsea Manning, “tre rivoluzionari contemporanei”.