Alessandro Cattelan torna su Rai 2 e in prima serata con tre appuntamenti di “Da vicino nessuno è normale”, il 20 maggio, il 27 maggio e il 3 giugno alle ore 21.20. In occasione della prima puntata, saranno presenti The Kolors, Tananai, Federica Pellegrini, Antonio Cassano, Valerio Mastandrea, Nicola Ventola e Lele Adani. È saltata per “motivi di salute” la discussa partecipazione di Fedez. Ad accompagnare Cattelan gli Street Clerks e i quattro ospiti che comporranno il cast fisso Samuele Colajanni, Francesco Fanucchi, Giorgia Fumo e Matto Varini.
Come mai avete deciso di intitolare questo show “Da vicino nessuno è normale”?
In tanti pensano che sia una citazione di Basaglia che nel 1978 ha promosso la legge per la chiusura definitiva dei manicomi. In realtà la figlia ha dichiarato che era una frase di Caetano Veloso che il padre fece propria. Mi girava in testa dalla prima volta che l’ho sentita, così l’abbiamo scelta perché in questo show c’è tanta follia. Andiamo a parlare col pubblico, la gente è il vero protagonista. Li interpelliamo a teatro, in strada e in giro per la città, come fosse una candid camera. Vengono fuori delle situazioni molto divertenti.
Qual è la tua follia?
Tendo a non mettere mai le scarpe da ginnastica nere perché, se distrattamente gaardo per terra, mi sembra che mi abbiano rubato i piedi. Così uso sempre le scarpe bianche proprio perché da ‘da vicino nessuno è normale’.
Ti ha colpito il clamore che ha suscitato l’eventuale ospitata di Fedez, poi saltata?
No perché qualsiasi cosa riguardi Federico attira su di sé i riflettori. L’invito a lui è arrivato in un periodo precedente i fatti degli ultimi giorni. Avevamo una idea per lui che poi, in realtà, abbiamo dovuto cambiare perché il mood attorno a lui è cambiato.
Si fa sempre il tuo nome quando parta il toto-conduttore di Sanremo. Lo faresti con Carlo Conti?
Carlo è una di quelle persone che all’interno di questo mondo metto nella categoria dei miei amici, anche se non ci vediamo tutti i giorni. Quando sono arrivato in Rai è stato uno dei più carini con me ad accogliermi, così come Antonella Clerici. Sono sicuro di cuna cosa: che sia con Carlo che con Antonella farei qualsiasi cosa, a prescindere da Sanremo.
Sei arrivato in Rai nel 2021. Come ti trovi?
Bene. Di carattere amo i cambiamenti e prendere direzioni diverse improvvise, ma penso di dover ancora qualcosina qui in Rai. Questo è un ambiente che ti dà una luce che non trovi in nessun altro posto.
In che senso?
Quando fai e dici qualcosa in Rai ha tutto un contesto diverso con i suoi pro e contro. Parliamo di una grande azienda statale strutturata che magari va in una direzione diversa rispetto ai miei ritmi, ma ci siamo tarati, ci siamo capiti e procediamo bene. Penso sempre che quando una persona va in un posto è la persona a doversi adattare e non viceversa.
Hai fatto un tour in teatro con “Salutava sempre”. Tornerai con un nuovo spettacolo?
Spero di sì perché mi sono divertito come un pazzo, ci ho messo tanto a scriverlo e devo trovare una finestra e i tempi per scriverne un altro. Ci sono un po’ di idee, ma è una esperienza che sicuramente voglio rifare.
Cosa ti ha regalato il teatro?
La sensazione di serenità quando andavo a dormire.
Senza l’ansia dei dati auditel?
Beh a teatro si sbiglietta, si parla sempre di numeri che per fortuna sono andati molto bene.
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(Photo Credit ComuniCarlo)