Tubetti e confezioni di creme corpo in ogni forma e colore: un panorama tipico sulla toeletta del bagno, con prodotti pronti all’uso e altri, purtroppo, già scaduti. Ogni tanto serve fare un controllo. Prima cosa, cercare la data di scadenza sull’etichetta o sul timbro. Se il periodo è passato, il cosmetico è scaduto: semplice e lineare.
Ma attenzione però anche al meno conosciuto PAO, il simbolo che raffigura un barattolo aperto con un numero e una “M” (ad esempio, 12M significa 12 mesi). Questo indica per quanto tempo il prodotto è sicuro dopo l’apertura. Quindi, se una crema scade tra un anno, ma il PAO è di 6 mesi, e l’hai aperta 9 mesi fa, meglio evitare di usarla.
La dottoressa Paola Beria, chimica, naturopata, scrittrice e cosmetologa, chiarisce perché è sconsigliato usare una crema oltre la data di scadenza: “La reazione cutanea varia da persona a persona e la pericolosità è legata alla tipologia degli elementi contenuti. Ad esempio, più un prodotto è ricco di acqua, maggiore sarà la proliferazione dei batteri; ad ogni modo, quando il cosmetico supera il termine di conservazione, i principi attivi contenuti iniziano a perdere efficacia, il conservante e altri componenti si deteriorano, e comincia la moltiplicazione di batteri dannosi alla salute che possono dare origine a infiammazioni cutanee, irritazioni e allergie”. Se lo spreco sembra inevitabile, ci sono tanti usi alternativi e creativi per riciclare una crema scaduta in casa, non solo per il corpo, ma anche per il viso e le mani, in un’ottica ecologica.
Per esempio, una comune crema oltre il periodo di scadenza è straordinaria per lucidare le scarpe in pelle o simil pelle, anche le più vecchie e graffiate: basta applicarne un po’ e strofinare con un panno morbido per un effetto brillante immediato che le farà sembrare come nuove. Anche per gli articoli in cuoio o pelle, come borse o cinture, un sottile strato di crema e un delicato massaggio li renderanno morbidi e lucenti.
È anche perfetta pure per nutrire e lustrare i mobili in legno: una passata leggera e torneranno a splendere in pochi istanti. E per le porte? Anche se scaduta, una crema funge persino da lubrificante a costo zero per ammorbidire le serrature e le giunture. Le cerniere bloccate non saranno più un problema: basta mettere lungo tutta la superfice un po’ di crema e torneranno a scorrere senza intoppi. Si può usare anche per rimuovere i residui di colla dalle etichette adesive dei barattoli o delle bottiglie di vetro che si vogliono riutilizzare: basta applicarne un po’ massaggiando, aspettare qualche minuto e poi strofinare via con una spugnetta metallica imbevuta in acqua bollente.
Quindi, la prossima volta che trovi una crema corpo scaduta nel tuo armadietto del bagno, pensaci due volte, prima di buttarla via. Anche se si parla di riciclo è necessario però verificare che la crema non abbia un odore sgradevole o una consistenza strana, grumosa o troppo liquida. In questo caso meglio al contrario evitare di adoperarla e destinarla alla raccolta differenziata.
Infine, ecco qualche accorgimento pratico per far durare una crema cosmetica a lungo, evitando così inutili sprechi. Conservare il prodotto in un luogo fresco e asciutto, lontano dalla luce diretta del sole e dal calore è sempre una buona scelta, così come chiudere bene il tappo dopo l’uso per mantenerla fresca. Tra le cose più dimenticate c’è poi quella di pulire regolarmente il bordo del contenitore per evitare che si secchi in quei punti. Usare spatole o applicatori puliti, invece delle dita, evita contaminazioni e previene la crescita di batteri. Con questi escamotage, la crema rimarrà fresca ed efficace più a lungo, per il benessere e la salute della pelle.