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Dimitri Iannone, il prof Andrea Maggi e il ricordo commovente per l’ex allievo scomparso: “Felice di averti conosciuto, mi hai insegnato qualcosa”

L'ex concorrente della prima edizione de Il Collegio ha perso la vita durante un incidente stradale in un comune in provincia di Caserta

di F. Q.
Dimitri Iannone, il prof Andrea Maggi e il ricordo commovente per l’ex allievo scomparso: “Felice di averti conosciuto, mi hai insegnato qualcosa”

È morto Dimitri Iannone, dopo un incidente a Caserta. L’ex concorrente della prima edizione de Il Collegio aveva 25 anni ed era stato adottato quando aveva 5 anni da una coppia di Villa Literno, comune in provincia di Caserta dove è avvenuto l’incidente stradale. Il sinistro ha causato altre due vittime, un ragazzo di 23 anni e una ragazza di 19, oltre ad altri feriti. Stando alla ricostruzione dei fatti è avvenuto in via delle Dune, a Villa Literno, dove due automobili si sono scontrate. Nell’altra macchina era presente una coppia di 54 anni, anch’essa rimasta gravemente ferita.

Molte persone si sono raccolte in ricordo di Dimitri, tra queste anche un professore de Il Collegio, con una commovente dedica condivisa sui social. Andrea Maggi, insegnate di lettere ed educazione civica del noto programma, ha scritto: “Caro Dimitri, questo è quel genere di post che non avrei mai voluto scrivere. Ho saputo adesso dell’incidente che ti è costato la vita. Non ho potuto fare altro che andare a riguardarmi il video del falò che abbiamo fatto nella prima edizione. Lo ricordi? In quella prima edizione del Collegio eravate delle autentiche pesti, ma la sera del falò qualcosa è cambiato. Ricordi quando Veronica lesse la sua poesia? Ricordi il suo smarrimento di fronte a un mondo che le sembrava troppo duro, troppo complicato? Al termine della lettura della sua poesia scoppiò a piangere e tu la guardasti con uno sguardo carico di compassione. Non credere che non l’avessi notato. Vi dissi che la vita non va vissuta superficialmente, come facendo lo sci d’acqua, ma andando in profondità, come fanno i palombari, per esplorare i meandri più bui; perché è lì che troviamo noi stessi. So che ascoltasti quelle parole e che ti colpirono, perché poi ti avvicinasti a Veronica e la stringesti in un abbraccio, come molti altri dei tuoi compagni. Eravate tutti dei ragazzi di cuore. E l’idea che adesso tu non ci sia più mi distrugge. Non oso immaginare il dolore dei tuoi compagni di collegio, né tantomeno quello dei tuoi genitori, che ti amavano infinitamente, e a cui va il mio abbraccio. Caro Dimitri, le lacrime mi impediscono di andare avanti, ma vorrei scriverti ancora una cosa: sono felice di averti conosciuto perché anche tu, come tutti i giovani che incontro nel corso della mia carriera, hai saputo insegnarmi qualcosa. Noi che siamo ancora qui, adesso dobbiamo aumentare gli sforzi affinché tragedie come la tua non accadano mai più. Ti sia lieve la terra. Il tuo professore”

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