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Il presidente iraniano Ebrahim Raisi è morto in un incidente aereo. Il 23 maggio i funerali a Mashhad, il 28 giugno si terranno le elezioni

Il presidente Ebrahim Raisi è morto. Dopo ore di ricerche rese difficili dal maltempo, lunedì mattina poco dopo le 5 la Mezzaluna rossa iraniana ha fatto sapere che nessuno dei passeggeri dell’elicottero su cui viaggiava domenica, coinvolto in un incidente, è sopravvissuto. Tra i resti del velivolo “non è stato trovato alcun segno di persone vive”, ha detto al canale televisivo Irib il capo della Mezzaluna Rossa Pir Hossein Kolivand. Insieme a Raisi c’erano il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian, il governatore della provincia Malek Rakhmati e l’imam della preghiera del venerdì Mohammad Ali Ale-Hashem. Poco dopo la tv di Stato iraniana ha dato la notizia ufficiale della morte definendo Raisi “martire del servizio“. L’elicottero intorno alle 13:30 di ieri “si è schiantato contro la cima di una montagna“, riferiscono i media statali condividendo un’immagine che mostra il velivolo tra gli alberi. Il capo di Stato Maggiore, Mohammad Bagheri, ha ordinato un’inchiesta. Intanto, secondo i media locali, le elezioni per eleggere il sostituto si terranno il 28 giugno.

I corpi sono stati trasferiti a Tabriz, nell’Iran nordoccidentale, vicino al luogo del disastro. La televisione di stato ha diffuso uno screenshot delle riprese video riprese dall’interno dell’elicottero prima che si schiantasse. “Sono martiri”, ha affermato. Anche l’agenzia di stampa iraniana Mehr ha riferito che tutti i passeggeri a bordo del velivolo “sono stati martirizzati”. Una cerimonia funebre si terrà martedì a Tabriz, mentre Khamenei ha annunciato cinque giorni di lutto nazionale. Il 23 maggio, invece, i funerali nella sua città natale Mashhad.

Domenica notizie frammentarie su un “atterraggio di emergenza” – La notizia di un presunto “atterraggio di emergenza” dell’elicottero con a bordo Raisi è giunta domenica pomeriggio dopo che il presidente si era recato in Azerbaigian per inaugurare una diga con il presidente azero Ilham Aliyev. Immediatamente i media statali hanno esortato la cittadinanza a “pregare” per le sorti di Raisi. Per ore le notizie, e le relative smentite, in merito al ritrovamento del velivolo, si sono succedute fino alla conferma della tragedia nella notte italiana. L’incidente è avvenuto intorno alle 13:30 di ieri ora locale. Raisi si stava recando dalle zone di confine nordorientali alla città di Tabriz, nella provincia dell’Azerbaigian orientale, dove doveva inaugurare una raffineria.

Dichiarazioni e smentite – Ore convulse, quelle delle ricerche, piene di dichiarazioni ufficiali e immeditate smentite. Intorno alle 20 (ora italiana) il vice presidente per gli Affari esecutivi, Mohsen Mansouri, dichiarava alla tv di Stato che erano in corso “alcuni contatti telefonici con uno dei passeggeri e un membro dell’equipaggio dell’elicottero, che ha dovuto effettuare un ‘atterraggio duro’, ma sembra che l’incidente non sia stato molto grave”. Ma circa due ore dopo è il comandante dei Guardiani della Rivoluzione, Hossein Salami, a sottolineare che le notizie diffuse da Mansouri “non sono reali“. Intorno alle 5 del mattino italiane la conferma definitiva: relitto trovato e “nessun segno di vita nell’elicottero”. Tutte le persone a bordo sono morte.

Riunione urgente del governo – Dopo l’annuncio il governo iraniano ha convocato una “riunione urgente” presieduta dal primo vicepresidente, Mohammad Mokhber, che come previsto dalla Costituzione ha assunto la presidenza ad interim e la guida del governo di Teheran. La sedia su cui siede solitamente Raisi era vacante e drappeggiata con una fascia nera in memoria del presidente, secondo una foto condivisa dalle notizie di stato. “Il presidente del popolo iraniano, laborioso e instancabile…, ha sacrificato la sua vita per la nazione”, si legge in un comunicato. “Assicuriamo alla nazione leale che, con l’aiuto di Dio e il sostegno del popolo, non ci sarà la minima interruzione nell’amministrazione del Paese“, aggiunge la nota.

Nominato nuovo ministro degli esteri – Ali Bagheri Kani è il nuovo ministro degli Esteri ad interim dell’Iran, dopo la morte del capo della diplomazia di Teheran Hossein Amir-Abdollahian nell’incidente aereo. Attuale viceministro degli Esteri, Ali Bagheri Kani è stato anche capo negoziatore per il nucleare iraniano.

Elezioni presidenziali entro 50 giorni – La morte improvvisa del leader 63enne è avvenuta mentre i vertici del Paese lottano con il dissenso interno e intrattengono difficili relazioni con il resto del mondo. Ora la Repubblica islamica, soggetta a sanzioni economiche e coinvolta in un conflitto sempre più aspro con Israele, dovrà tenere elezioni presidenziali in meno di due mesi. La costituzione iraniana prevede che in caso di scomparsa del presidente si dovranno tenere entro cinquanta giorni consultazioni per eleggere un successore.

Khamenei: “Amara tragedia” – La Guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei, ha accolto “con profondo dolore e rammarico” la notizia della morte di Raisi. Definendolo “competente” e “onorevole”, Khamenei ha detto su X che il presidente “ha lavorato in modo instancabile”. “Questa amara tragedia ha avuto luogo mentre era al servizio del popolo. Per tutto il periodo in cui questo grande uomo altruista ha ricoperto varie responsabilità, sia da presidente che prima, si è dedicato totalmente al servizio del popolo e dell’Islam senza sosta”, ha aggiunto, menzionando “insulti e ingratitudine da parte di malvagi” che tuttavia non hanno ostacolato il suo lavoro.