Addio, anzi, arrivederci Franco Di Mare, testimone della hybris dell’uomo al principio del terzo millennio, scomparso proprio durante i “festeggiamenti” della XIX Giornata nazionale del malato oncologico (16-19 maggio 2024). Non ti ho conosciuto e non lo saprai mai, Franco, ma tu sei l’ennesima vittima della nostra follia suicida della guerra mondiale “a pezzi”, mai interrotta, che uccide innanzitutto i bambini, e la hybris della medicina che pensa solo a curare e non si occupa minimamente di fare ricerca basandosi sulla prevenzione primaria.

Mai come oggi la “guerra contro il cancro” la stiamo solo, e di gran lunga, perdendo.
Eppure più i dati ce lo dicono: ci spronano a finanziare solo la ricerca medica per farmaci innovativi e sotto brevetto ad altissimo costo, e non la prevenzione primaria. La ricerca contro il cancro è essenziale e preziosissima, ma quando anche si riuscisse a scoprire qualche nuovo farmaco utile, sia pure per millesimi di percentuale di sopravvivenza in più, te lo fanno pagare l’ira di Dio. Nessun servizio sanitario può sopravvivere a questi prezzi con questa folle e irrefrenabile incidenza di tumori.

Viviamo immersi nella più grande “hybris” della Storia dell’Uomo, ancor più qui nella Regione di Italia che più ha stuprato Madre Terra in Terra dei Fuochi, mentre il nostro presidente, nei suoi monologhi tv, urla e snocciola i suoi successi e i suoi investimenti nella ricerca medica, sempre ad altissimi, sconosciuti e non monitorati costi. Una ubriacatura di “hybris” mentre noi ammalati annaspiamo ogni giorno nelle follie della disorganizzazione e della burocrazia informatizzata “ad capocchiam”.

Io, ammalato di cancro nel 2018, non ancora censito dai Registri Tumori campani, sopravvissuto al cancro ma con diabete tipo II, scompensato per contaminazione da pcb e diossine tipo Caffaro (insieme ad oltre 500mila diabetici campani, per una percentuale di oltre il 10% della popolazione), ho ricevuto un cambio di terapia con vari farmaci tra cui alcuni ad alto costo: oltre 400 euro a ciclo mensile. Tornerò a breve per una visita di controllo per monitorare l’efficacia della nuova terapia ed eventuali effetti collaterali. Il passaggio obbligato solo attraverso i cup informatizzati regionali e non direttamente presso i centri diabetici curanti, mi ha procurato una prenotazione “a breve”: 2 maggio 2025. Meno male che sono farmacologo: la mia laurea da tempo mi serve solo per difendermi da questa medicina folle.

“Hybris (in greco antico: ὕβρις, hýbris, [ˈhyːbris]) è un topos (tema ricorrente) della tragedia greca e della letteratura greca, che descrive una qualità della personalità di estremo o eccessivo orgoglio o pericolosa ed eccessiva sicurezza, spesso in combinazione con arroganza. Si riferisce in generale a un’azione ingiusta o empia avvenuta nel passato, che produce conseguenze negative su persone ed eventi del presente. È un antefatto che vale come causa a monte che condurrà alla catastrofe della tragedia stessa” (da Wikipedia).

Nella trama della tragedia, l’hybris è una “colpa” dovuta a un’azione che viola leggi divine immutabili, ed è la causa per cui, anche a distanza di molti anni, i personaggi o la loro discendenza sono portati a commettere crimini o subire azioni malvagie. Quale hybris ha commesso la Regione Campania e tutti i suoi presidenti? Non avere fatto nulla per evitare lo stupro di Madre Natura in Terra dei Fuochi per 40 anni, negarlo per oltre 30 e poi pensare di curare il conseguente danno alla salute pubblica con la ricerca a fini di “brevetti”!

Papa Francesco dice: “Dio perdona sempre, l’Uomo qualche volta, la Natura mai!”. Il mesotelioma era e resta un cancro incurabile ma era e resta una delle patologie più “facili” da prevenire: basta evitare di esporsi alle polveri sul lavoro o in guerra e/o smaltire correttamente una sostanza inerte ma che se entra nei polmoni uccide senza pietà. Dobbiamo di corsa salvare migliaia e migliaia di bambini evitando loro l’orrore delle guerre e dei bombardamenti ed evitando di regalare soldi a chi pensa solo ad illuderci con cure ad altissimi costi per una “ricerca” che paghiamo sempre e solo noi, mentre sbricioliamo risorse per salvare il nostro SSN.

Arrivederci Franco di Mare, questa follia la pagheremo tutti a carissimo prezzo!

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