Era prevista pioggia (ancora una volta) a Milano e così è stato. Il capoluogo lombardo si è svegliato sotto forti rovesci ma, per il momento, la situazione non è preoccupante. Infatti, non si sono verificate criticità né a Milano né in provincia. Lo riferiscono i Vigili del Fuoco del comando provinciale di Milano che, durante la notte, hanno effettuato 57 interventi di cui 15 per i danni dell’acqua a tetti, cantine e rimozione di alcuni rami e alberi dalla carreggiate. Ma fatti eclatanti, per fortuna, non ce ne sono stati. I livelli dei due fiumi, il Seveso e il Lambro, sono alti ma non preoccupanti nell’immediato.

“Il dispositivo rimane in allerta – si legge in una nota – in attesa di aggiornamenti sulle condizioni meteo da parte di Arpa Lombardia con la situazione comunque che pare in miglioramento“. “Alle 6:30 non risultano particolari criticità – ha fatto sapere l’assessore alla Sicurezza di Palazzo Marino Marco Granelli -. Nella notte costante piogge in città e a nord, ma di bassa e media intensità. Seveso costante con livelli intorno al metro a Niguarda grazie al lavoro del canale scolmatore di Palazzolo costantemente attivo”. Per il momento, la vasca di laminazione di Bresso, svuotata nei giorni scorsi, non è stata utilizzata. E il livello del Lambro in via Feltre (tratto che nei giorni scorsi è stato colpito dalle alluvioni) a Milano è fisso a 2,15 metri. Elevato ma non da esondazione. “Al quartiere Pontelambro monitoraggio costante – continua Granelli – da parte di protezione civile e per ora nessun allagamento, comunque pronte per intervenire idrovore e motopompe”. Tutti i sottopassi della città sono aperti comprese le scuole. “Raccomandiamo la massima attenzione da parte di tutti. Monitoraggi radar in corso per verificare l’eventuale intensificazione dei fenomeni”, ha concluso l’assessore.

L’allarme era scattato lo scorso lunedì quando il centro funzionale monitoraggio rischi naturali della Lombardia aveva emesso un avviso di criticità rossa – cioè elevata – per rischio idrogeologico a partire dalla mezzanotte, preceduto da un’allerta arancione (quindi rischio moderato) a partire dalle 21. Palazzo Marino aveva fatto sapere di aver attivato il Centro operativo comunale della Protezione civile per il monitoraggio dei livelli idrometrici dei fiumi Seveso e Lambro, considerati a rischio esondazione, e per coordinare gli eventuali interventi in città. Inoltre, era stata anche convocata l’Unità di crisi locale per la pianificazione delle attività operative e la dislocazione delle squadre sul territorio.

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