Politica

La Lega deposita alla Camera la proposta sulla leva obbligatoria: 6 mesi tra i 18 e i 26 anni. Critiche dalle opposizioni e dall’alleato Tajani

Era stata più volte annunciata e adesso la proposta di legge per reintrodurre in Italia la leva obbligatoria è stata depositata dalla Lega alla Camera. “È una forma di educazione civica al servizio della comunità, di disciplina, di attenzione al prossimo e rispetto per se stessi e per gli altri che potrà avere effetti molto positivi”, ha commentato sui social il leader del Carroccio e vicepremier Matteo Salvini. Mentre dalle opposizioni – da Schlein a Conte – si alza un coro di critiche anche dagli altri partiti della maggioranza la proposta viene bocciata. Mentre il ministro Crosetto che nei giorni scorsi aveva escluso questa possibilità, Antonio Tajani la definisce “costosa e irrealizzabile”: “Non credo che si possa fare questa cosa perché costerebbe troppo. Non potremmo utilizzare quei militari perché non sarebbero pronti”, afferma il ministro degli Esteri bocciando la proposta dell’altro vicepremier.

Cosa prevede – Il testo “Istituzione del servizio militare e civile universale territoriale e delega al Governo per la sua disciplina” prevede una leva di sei mesi per ragazzi e ragazze tra i 18 e 26 anni, su base regionale e con la possibilità di scegliere tra il servizio civile o militare. “I partecipanti al servizio civile si occuperanno della tutela del patrimonio culturale e naturale, di soccorso pubblico e Protezione civile. I nostri ragazzi potranno inoltre optare per un’impiego e una formazione nell’ambito militare”, spiega il deputato leghista Eugenio Zoffili. “La Lega – aggiunge – anche attraverso questa proposta, guarda al futuro e al bene dei giovani e dell’Italia, con semplice e concreto buonsenso”.

Le critiche delle opposizioni – “Noi siamo per vedere nelle mani dei giovani il futuro, non il fucile“, ha commentato la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein. Sulla stessa linea il leader del Movimento 5 stelle: “I ragazzi non hanno bisogno di una politica che vuole la leva obbligatoria per spingerli a fare il militare. Non hanno bisogno di una politica che mette l’elmetto e corre dritta verso il riarmo e la guerra, distruggendo il futuro”, incalza Giuseppe Conte sottolineando che ai ragazzi serve “una lotta senza quartiere alla precarietà a vita”, “il salario minimo legale per non essere più sottopagati”, eliminare “i tirocini non retribuiti” e lo “sfruttamento”, “la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario” e “più agevolazioni per comprare una casa”. “Ai ragazzi – conclude Conte – serve un’Italia che corre per i diritti di una generazione tradita“. Contrario alla proposta della Lega anche il capogruppo di Italia viva alla Camera, Davide Faraone: “Salvini in piena sindrome Vannacci insiste con il ritorno della leva obbligatoria. Il leader della Lega non si ferma neanche dopo l’intervento del ministro della Difesa Crosetto, che gli ha ricordato che il servizio militare non serve a nulla. Insomma un altro tentativo di fare notizia su una proposta di legge che finirà in un cassetto”.

La posizione di Crosetto – Nei giorni scorsi, infatti, il ministro della Difesa Guido Crosetto aveva escluso la possibilità aprendo solamente alla possibilità di un eventuale “servizio civile” per i giovani. “Il servizio di leva obbligatorio in questo momento non è compatibile con il livello di professionalità che noi chiediamo alle forze armate e che chiederemo sempre di più in futuro”, aveva tagliato corto la scorsa settimana Crosetto. Nonostante questo, però, la Lega ha depositato il suo progetto di legge.