La notte è passata, la paura ovviamente no. Dopo lo sciame sismico che ha colpito il comune di Pozzuoli nella serata di ieri siamo andati tra i cittadini che hanno passato la notte fuori casa. Chi ha scelto di appoggiarsi alle tende messe a disposizione dalla Protezione Civile e chi invece è rimasto in macchina. In molti hanno paura a rientrare nelle proprie abitazioni. “Scosse così forti non ne ho mai sentite – ci racconta un anziano che ha passato la notte all’addiaccio – ora siamo in attesa di capire se possiamo rientrare in casa, anche perché le verifiche delle strutture iniziate nei mesi scorsi dopo lo sciame di ottobre sono state poche”. In queste ore a Pozzuoli vanno avanti senza sosta i sopralluoghi tecnici, diversi gli sgomberi già effettuati e il numero messo a disposizione dall’amministrazione risulta preso d’assalto. “Non posso rientrare in casa mia – ci racconta un signore in tuta davanti alla propria abitazione ritenuta inagibile – ma non mi hanno detto niente, non so cosa fare”. Intanto la comunità prova a mettersi alle spalle la notte ma resta il nodo delle verifiche della case sottoposte ormai da mesi ad oscillazioni continue. “Sentivi il pavimento alzarsi – ci dice una signore che ha dormito in tenda – è stato terribile ed è terribile l’incertezza che abbiamo adesso. Spero che arrivino provvedimenti preventivi come il bonus sisma che invece è stato recentemente bocciato. Io invece credo – conclude – che ora la priorità sarebbe dare la possibilità alle persone di capire se la propria abitazione è sicura”. Nel frattempo, a proposito di prevenzione, a fine mese è prevista una prova di evacuazione ma i cittadini restano scettici. “Un test di evacuazione lo abbiamo visto ieri – ci dice uno degli sfollati – ed è stato un test reale ma totalmente fallito, panico ovunque, gente riversata in strada e le vie di fuga intasate nel giro di pochi minuti, non oso immaginare cosa potrà succedere di fronte ad un evento sismico di maggiore entità”.
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