Bagarre in Aula al Senato dopo il primo voto sul disegno di legge costituzionale sul premierato. Le opposizioni hanno sventolato copie della Costituzione italiana contro il disegno di legge fortemente voluto dalla maggioranza. Il programma di Partito democratico, Alleanza Verdi e sinistra e Movimento 5 stelle, però, ha subito un cambiamento all’ultimo: i senatori di Pd, Avs e M5S erano infatti entrati in Aula pronti a sventolare i libretti della Costituzione durante il voto del primo emendamento sul premierato, ma mentre si attendeva che finissero gli ultimi interventi prima della votazione, una commessa è salita fino ai banchi di Fratelli d’Italia e ha consegnato al capogruppo Lucio Malan una busta di plastica con il logo del Senato piena di altri libretti della Costituzione identici a quelli dei parlamentari d’opposizione. I libretti sono stati distribuiti ai senatori di FdI con l’intento di “annullare” la protesta del centrosinistra: al momento del voto lo sventolio delle Costituzioni è stato bipartisan. “Bene, bravi, sventolate tutti la Costituzione. Ottimo”, ha detto il presidente Ignazio La Russa. Per le opposizioni non c’è stato neanche il tempo di intervenire in dichiarazione di voto: La Russa ha messo subito ai voti l’emendamento successivo. Così in Aula è scoppiata la bagarre con protesta da parte dei banchi dell’opposizione che chiedevano di intervenire. La protesta si è placata, ma solo per un breve periodo, dopo che La Russa ha rassicurato Boccia sull’annullamento della seconda votazione. Poco dopo le proteste sono riprese con l’annuncio, da parte di La Russa, di un “canguro” taglia-emendamenti, cioè la possibilità di bocciare con un solo voto una serie di emendamenti simili, che differiscono solo per pochissime parole e che esprimono lo stesso concetto.