Il grande talent scout si è raccontato al Corriere della Sera
Da Sandy Marton a Sabrina Salerno, c’è tanto dei personaggi che ha scoperto nell’intervista che Claudio Cecchetto ha rilasciato al Corriere della Sera. Anche Jovanotti: “Il mio collaboratore mi disse: ‘È una pertica che non vale nulla’. Ma quando vidi la registrazione feci un salto. Lo chiamai con voce da boss: ‘È l’occasione della vita, vieni con me’. Bluffavo. Ma lui, intimorito, accettò”.
Lui e Lorenzo Cherubini, conferma, si sentono ancora oggi: “È il padrino di mio figlio Jodi, si vogliono un casino di bene“. Poi c’è Fiorello (inutile ribadire quanti sono i grandi personaggi scoperti da Cecchetto): “Arrivò a Radio Deejay perché gli avevano detto che c’erano tante ragazze, mica per me. Andammo a cena, fu il mattatore. Gli dissi: ‘Licenziati e lavora con noi, fai l’animatore di un villaggio, diventerai quello dell’ltalia’”.
Non manca un aneddoto su Carlo Conti che “generosissimo, invece di proporsi mi segnalo l’amico”. Quale amico? “Pieraccioni, l’unico comico che nella vita non era triste”. E se Francesco Facchinetti viene indicato come “il nuovo me” (quindi il suo erede), di Max Pezzali dice: “Preferisco parlare di Mauro Repetto, i testi esagerati degli 883 li scriveva lui, l’altro cantava. Gli consigliai di ballare sul palco ‘così attiri l’attenzione del pubblico. Era fondamentale'”. E ancora: “La gratitudine per lui è un optional. Di tutti i miei è stato il più irriconoscente, in questo almeno è il numero 1”. Al momento Pezzali non ha ancora replicato, lo farà?