Era una grande esclusiva, ma solo all’apparenza. Smascherata come falsa intervista per utilizzo dell’intelligenza artificiale, la rivista tedesca Die Aktuelle paga alla famiglia di Michael Schumacher un risarcimento di 200.000 euro per danni di immagine e per aver usato in modo scorretto il nome del campione tedesco. “Michael Schumacher – La prima intervista”: così titolava la prima pagina. Da esclusiva a bufala: un anno dopo il licenziamento della caporedattrice Anne Hoffmann, ora la condanna del tribunale e la chiusura della vicenda.
Una (falsa) intervista che è costata 200.000 euro. Il mondo intero non ha notizie o dichiarazioni di Schumacher dal 29 dicembre del 2013, dopo l’incidente su una pista di sci a Maribel, in Francia. Eppure, i redattori di Die Aktuelle hanno fatto credere ai lettori di aver condotto un’intervista con l’ex campione di Formula 1. L’intelligenza artificiale ha imitato le risposte di Schumacher, tanto da farla sembrare vera. Una notizia che ha fatto scalpore in tutto il mondo e che ha creato un precedente impensabile. A decidere la somma da corrispondere alla famiglia del campione è stato il Landesarbeitsgericht (tribunale del lavoro di Monaco di Baviera): la casa editrice della rivista, la Funke Mediengruppe, ha risarcito dunque i parenti di Schumacher.