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Il capolista di AfD Krah lascia e interrompe la campagna elettorale dopo le frasi sulle SS. Ora il partito prova a ricucire con Le Pen

Alternative für Deutschland scarica il suo capolista Maximilian Krah e lui, dopo settimane nelle quali è finito sotto accusa per uno scandalo di spionaggio e presunti fondi ricevuti da Russia e Cina e per dichiarazioni sulle SS, si fa definitivamente da parte. Il politico della formazione tedesca di estrema destra candidato alle prossime Europee ha annunciato le proprie dimissioni da membro del consiglio federale e la fine della propria campagna elettorale: “Prendo atto del fatto che dichiarazioni oggettive e differenziate da parte mia sono state strumentalizzate come pretesto per danneggiare il nostro partito. L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno in questo momento è una discussione su di me. L’Afd deve mantenere la sua unità. Per questo motivo rinuncio immediatamente a ulteriori apparizioni in campagna elettorale e mi dimetto da membro del consiglio federale”.

Il rischio è che il danno, però, sia ormai fatto. Il suo passo indietro arriva poche ore dopo l’annuncio del presidente di Rassemblement National, Jordan Bardella, di voler chiudere definitivamente ogni rapporto con AfD, anticipando che il partito di Marine Le Pen non farà parte dello stesso gruppo dei tedeschi nella prossima legislatura. Un modo, secondo alcune fonti, di avviare un processo di espulsione di AfD dal gruppo Identità e Democrazia per ripulire la propria immagine sia in vista di una possibile maggioranza europea di destra, sia guardando alle prossime elezioni presidenziali francesi del 2027 che vedono la politica figlia d’arte ampiamente favorita sugli altri candidati.

Alternative für Deutschland, però, sa che una possibile esclusione dal gruppo, nonostante i sondaggi la premino a livello interno, rischia di relegarla a un ruolo marginale tra i non iscritti. Così prova a mostrare fermezza nei confronti anche di un suo esponente di spicco e rendere difficile per Le Pen giustificare lo strappo. Il partito di estrema destra tedesco ha così deciso di imporre al proprio candidato il divieto di qualsiasi apparizione pubblica e ha poi fatto sapere di voler continuare la cooperazione con RN e le altre formazioni del gruppo, compresa la Lega.

Non è la prima volta che Krah crea problemi alla formazione tedesca che lo aveva già tolto da video e manifesti a causa dell’arresto di un suo collaboratore per sospetto spionaggio in favore della Cina. Resta da capire, adesso, quale sarà la prossima mossa di Marine Le Pen: far rientrare la crisi o procedere per arrivare a una definitiva rottura.