Una volta si diceva valzer degli allenatori. Espressione un po’ trita. E se si vuole restare su metafore musicofile altrettanto trite, si può dire che quest’anno la musica non sia per nulla cambiata. Tra Serie A e più in generale Europa, questo sembra essere un anno di profondi cambiamenti. Con un effetto domino che riguarda davvero un po’ tutti, a partire dalle big (in Italia, solo Simone Inzaghi è al sicuro) fino alle zone più basse. C’è tanto da raccontare, ilfattoquotidiano.it prova a fare un po’ di ordine.
Ultimo aggiornamento: 22 maggio alle ore 13
Atalanta: Gasperini. Di base, verrebbe da mettere “confermato”, ma il suo futuro è in bilico. Lo scorso anno aveva rinnovato fino al 2025, ora è in trattativa fino al 2026. Ma il Napoli lo corteggia…
Bologna: Thiago Motta. Le probabilità che resti sono bassissime, quasi nulle. Dopo due anni straordinari, andrà alla Juventus. Chi per sostituirlo? Al momento è in pole Italiano, anche se Sartori sta considerando varie possibilità.
Cagliari: Ranieri. Ottenuta la salvezza, ha deciso di mollare. La scelta del sostituto è tutta aperta.
Empoli: Nicola. Ha firmato fino a fine stagione con opzione di rinnovo fino al 2025 in caso di salvezza.
Fiorentina: Italiano. Dovrebbe essere al capolinea. Gli piacerebbe finire alzando la Conference League. Ha avuto contatti fitti con il Torino, ma è allettato soprattutto da Napoli e Bologna. Ad oggi è il candidato principale per succedere a Motta.
Frosinone: Di Francesco. Come Nicola all’Empoli, ha firmato un contratto annuale con opzione di rinnovo in caso di salvezza. È molto legato al ds Angelozzi che pure potrebbe cambiare (voci sulla Sampdoria, che Di Francesco ha peraltro già allenato ma senza successo).
Genoa: Gilardino. Confermato: è stato annunciato in conferenza stampa il suo rinnovo fino al 2026.
Inter: Inzaghi. Confermato: è in trattativa per prolungare fino al 2027. Il suo contratto scadrà il prossimo anno.
Juventus: Allegri. Cacciato a due giornate dal termine dopo la vittoria con sceneggiata della Coppa Italia. Thiago Motta è in pole per sostituirlo.
Lazio: Tudor. Confermato: ha un contratto firmato a marzo fino al 2025 e sta già programmando la prossima stagione.
Lecce: Gotti. Salvezza raggiunta e rinnovo automatico fino al 2025.
Milan: Pioli. Che il suo futuro sia segnato, è abbastanza pacifico. Chi al suo posto? Al momento, il nome forte è Fonseca del Lille, che ha bloccato per ora l’offerta del Marsiglia.
Monza: Palladino. Potrebbe salutare, per andare magari alla Fiorentina. Il suo agente Beppe Riso è in contatto con le società e potrebbe portare in Brianza un altro suo assistito: quell’Ivan Juric che lascerà Torino ma che ha dei princìpi di gioco simili a quelli di Palladino. Si vedrà: Galliani ha sempre riservato delle sorprese.
Napoli: Calzona. Non resterà. E questo è chiaro. Chi al suo posto? Al momento, in pole c’è Gasperini, con in ballo sempre Antonio Conte e sullo sfondo i nomi di Stefano Pioli e di Vincenzo Italiano.
Roma: De Rossi. Confermato: rinnovo annunciato ad aprile dai Friedkin. Non poteva essere altrimenti.
Salernitana: Colantuono. Con la retrocessione aritmetica, sarà rivoluzione. Forse anche in società: Iervolino potrebbe cedere parte o tutte le quote a un fondo americano, che ha ripreso i contatti con Filippo Inzaghi, amato dalla piazza.
Sassuolo: Ballardini. Saluterà dopo la retrocessione.
Torino: Juric. “Senza l’Europa, non ha senso che resti”. Aveva dichiarato così qualche mese fa, e il rapporto con Cairo si è deteriorato. Insomma, dopo tre anni, ciclo finito. L’allenatore in pole è Vanoli, che sta portando avanti un’ottima stagione al Venezia e che potrebbe centrare la A con gli arancioneroverdi prima di firmare con i granata. Difficile aspettarsi altre sorprese.
Udinese: Cannavaro. Contratto fino a giugno 2024, poi si vedrà. La salvezza (e la panchina) va conquistata sul campo.
Verona: Baroni. Ha fatto un miracolo con la squadra smontata a gennaio, dovrebbe essere confermato. Ma se arrivasse un’offerta da qualche altra squadra (una neopromossa magari?) potrebbe valutarla con attenzione.
*Parma: Pecchia. È già promossa in Serie A, viene inserita (con asterisco) in questa lista. L’allenatore è confermato dopo una stagione così convincente.
*Como: Promosso in Serie A come il Parma. A guidarli sarà ancora Fabregas.
Atletico Madrid: Simeone. Confermato. Lo scorso autunno ha firmato fino al 2027. Dovesse rimanere fino ad allora, sarebbero 16 anni di Atletico Madrid. Un simbolo.
Barcellona: Xavi. È stato convinto a rimanere, dopo che aveva già annunciato l’addio. Poi però alcune sue uscite hanno rimesso tutto in discussione.
Real Madrid: Ancelotti. Confermato. Che dire di Carletto? Un’altra finale di Champions e il contratto firmato fino al 2026. “Sarà la mia ultima panchina, ma non so fino a quando”. Forse vuole divertirsi con Mbappé, o alzare qualche altra coppa…
Arsenal: Arteta. Confermato: crescita importante per l’allenatore che ha studiato da Guardiola. I Gunners non vogliono privarsene, anche perché sono in odore di titolo in Premier.
Chelsea: Pochettino. Stagione deludente per i blues, conclusa con la risoluzione del contratto. Per sostituire l’argentino si parla anche di Roberto De Zerbi, che ha lasciato il Brighton.
Liverpool: Klopp. L’ha annunciato, saluterà. Al suo posto arriva Arne Slot, ora al Feyenoord. L’annuncio ufficiale lo ha fatto proprio Klopp.
Manchester City: Guardiola. “Qui il mio lavoro è finito” ha dichiarato lo scorso dicembre. Provocazione? Forse: di certo ha bisogno di nuovi stimoli e lo si vede da come sperimenta sul campo. Il suo contratto scadrà nel 2025, a fine anno si tireranno le somme.
Manchester United: Ten Hag. Con lo United non è andata. Al di là del calo dei risultati, i costi sono stati esorbitanti. Il cambio è possibile, con Southgate tra i candidati preferiti. Anche perché sull’ex Ajax c’è forte il Bayern Monaco.
Tottenham: Postecoglu. Era partito benissimo, poi ha faticato. Ma è comunque confermato.
Bayer Leverkusen: Xabi Alonso. Sembrava candidato a prendere il posto di Tuchel al Bayern Monaco, invece ha annunciato che resterà a Leverkusen. Dopo lo scudetto, il ciclo non sembra alla fine. “Voglio continuare qui”, ha dichiarato qualche settimana fa.
Bayern Monaco: Tuchel. Come Klopp, ha annunciato l’addio. Ma lo aveva fatto anche Xavi al Barcellona, cambiando poi idea. La verità è che il Bayern aveva in mente Rangnick, che ha preferito però restare come ct dell’Austria. E quindi tocca rifare da capo. Tra le idee, c’è Ten Hag, con un sogno (quasi impossibile visto il suo passato) Klopp. E Tuchel? In questo caso, difficile che cambi lo scenario: saluterà.
Marsiglia: Gasset. È arrivato al posto di Gattuso a febbraio, che a sua volta era subentrato a Marcelino. Stagione complicata, è stato un traghettatore. La società vuole puntare su Fonseca del Lille, ma c’è da battere la concorrenza del Milan.
Psg: Luis Enrique. Forse si vuole avviare un ciclo, senza Mbappé e con una squadra fortissima ma giovane. Una progettualità che lo spagnolo sposa in pieno. E vista la dirigenza e la storia del calciomercato che ha sempre avuto, si tratta già di un’enorme conquista.