Momenti di imbarazzo a Otto e mezzo (La7) per Antonio Tajani, ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, sull’incontro tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e Chico Forti, il 65enne trentino condannato in via definitiva all’ergastolo in Florida e tornato in Italia dopo 24 anni e 6 mesi di carcere.
Travaglio chiede lumi a Tajani sul gesto di Giorgia Meloni, la quale ha postato sui social una foto che la immortalava sorridente con Forti in una saletta riservata dell’aeroporto di Pratica di Mare: “Immaginiamo cosa sarebbe successo se questo Chico Forti fosse stato un americano venuto in Italia, avesse sparato a un ragazzo sulla spiaggia, venisse condannato in Italia, poi estradato in America e venisse ricevuto da Biden all’aeroporto. Noi cosa avremmo fatto? Saremmo stati contenti o avremmo protestato per via diplomatica?”.
E aggiunge: “Gli Usa hanno concesso l’estradizione, a patto di far recepire la condanna americana da parte della Corte di Appello di Verona e di far firmare a Forti una dichiarazione di colpevolezza. E hanno chiesto discrezione. Le pare un comportamento discreto quello della presidente del Consiglio che va ad accogliere all’aeroporto un omicida trattandolo come se fosse il papa o un capo di Stato? Le pare una mossa diplomatica azzeccata? Lei l’avrebbe fatto?”.
“È stato un incontro privato”, risponde Tajani, subito interrotto dalla conduttrice Lilli Gruber, la quale ricorda che le foto del colloquio sono state pubblicate anche sul sito di Palazzo Chigi.
“Ma non c’era certamente la stampa – risponde il ministro degli Esteri – C’era un fotografo e basta, da quanto mi risulta”.
“Mi scusi, adesso non faccia finta di non capire”, ribatte Gruber.
“No, io capisco benissimo – risponde Tajani – Allora, Giorgia Meloni si è sempre battuta perché credo che lei sia convinta dell’innocenza di Chico Forti. E credo che lei sia sempre battuta per far scontare…”.
“Ah “, commenta Travaglio, seguito immediatamente dalla giornalista del Corriere della Sera Monica Guerzoni che definisce “interessante” l’affermazione del leader di Forza Italia.
Tajani ha un momento di smarrimento e cerca di correggere il tiro: “No, no, ma dovete chiedere a lei, non mi fate dire quello che non ho detto“.
“Ma questo cambia tutto – osserva il direttore del Fatto – Noi abbiamo detto agli americani che Forti veniva qui a scontare il resto della pena, non che mettevamo in discussione la loro sentenza, anche perché l’abbiamo fatta recepire dalla nostra magistratura. Accusare gli americani di aver preso uno a caso per condannarlo da innocente non mi sembra una bella mossa”.
Tajani replica: “No, e chi l’ha mai detto?”.
“Lei ha detto che la Meloni è convinta dell’innocenza di Forti”, ribatte Travaglio.
“Uno può essere convinto dell’innocenza anche di una persona condannata – risponde Tajani – però si rispetta la legge quando c’è una sentenza passata in giudicato”.
“Sì, ma non è mai successo che un presidente del Consiglio vada ad accogliere all’aeroporto un condannato definitivo per omicidio – ribadisce Travaglio – È un unicum”.
“Ma infatti poi è stato accompagnato in un carcere per finire l’ergastolo – replica il ministro – Ma è lo stesso motivo per cui noi ci siamo impegnati per riportare in Italia Alessia Piperno che stava nelle carceri dei pasdaran“.
Il direttore del Fatto obietta ridendo: “Ma le condanne del regime dei pasdaran sono un po’ diverse dalle condanne degli Usa, perché noi siamo alleati degli americani“.
“Ma nessuno ha mai detto che Chico Forti deve uscire dal carcere”, ribatte Tajani.
“Ma l’ha detto lei che la Meloni è convinta che Forti sia innocente”, osserva Travaglio.
Il leader di Forza Italia, in visibile difficoltà, cerca di difendere la premier: “No, no, ricominciamo. Io credo che in passato lei si fosse impegnata come persona, quindi non come presidente del Consiglio, e fosse convinta, come molti italiani, della innocenza di Chico Forti. Questo non significa che lui non sia stato condannato e che non debba scontare la pena”.
“Ministro Tajani, le posso dire una cosa? – chiosa Lilli Gruber – Cambiamo tema”.