Sei secondi. È la durata della tremenda turbolenza che nella giornata di ieri ha colpito il Boeing 777-300ER della Singapore Airlines, partito da Londra Heathrow la notte del 20 maggio e diretto allo scalo Changi di Singapore. Un passeggero, Geoff Kitchen di 73 anni, è morto – probabilmente d’infarto – e stando agli ultimi aggiornamenti sono almeno 71 le persone rimaste ferite a causa della massa d’aria che ha scosso l’aeroplano e forzato l’atterraggio di emergenza a Bangkok.
Il riassunto – Il mezzo della Singapore Airlines con a bordo 211 passeggeri e 18 membri dell’equipaggio stava sorvolando Myanmar a 37mila piedi ed era giunto alla decima ora di volo quando si è imbattuto nella turbolenza, un fenomeno improvviso che si verifica in zone prive di nuvole. Decine di passeggeri, molti dei quali senza cintura di sicurezza in quel momento, sono stati sbalzati da una parte all’altra della cabina insieme a stoviglie e cibo del catering. I forti traumi riportati dalle persone a bordo hanno reso necessario un atterraggio di emergenza, avvenuto al Bangkok alle 15:45 ora locale. I feriti, di cui sei in condizioni gravi, sono stati subito trasportati all’ospedale Samitivej Srinakarin della città. Tra questi cittadini di Malesia, Regno Unito, Nuova Zelanda, Spagna, Stati Uniti e Irlanda.
Le testimonianze – Tanti i racconti dei passeggeri citati dalla stampa, come quello di Andrew Davies riportato dalla CNN: “Sembrava che l’aereo fosse caduto. Probabilmente è durato solo pochi secondi, ma ricordo vividamente di aver visto scarpe, iPad e iPhone, cuscini, coperte, posate, piatti e tazze volare in aria e schiantarsi sul soffitto. Molte persone avevano bisogno di aiuto”. O, ancora, quello di Dzafran Azmir, studente di 28 anni, a Reuters: “All’improvviso l’aereo ha iniziato a inclinarsi verso l’alto e si sono verificati tremiti, quindi ho iniziato a prepararmi a ciò che stava per accadere. All’improvviso si è verificata una caduta davvero drammatica e tutti quelli seduti e senza cintura di sicurezza sono finiti immediatamente sul soffitto“.
Il comunicato – Nel frattempo, proseguono le operazioni iniziate ieri all’ospedale di Bangkok. La compagnia aerea Singapore Airlines sta fornendo continui aggiornamenti e nell’ultimo, pubblicato poche ore fa, ha annunciato “il ritorno di cinque persone che erano a bordo dell’SQ321 a Singapore“. “Altri 74 passeggeri e sei membri dell’equipaggio si trovano ancora a Bangkok. Il numero include coloro che ricevono cure mediche, così come i loro familiari e i loro cari che erano sul volo. Un membro dell’equipaggio tornerà a Singapore domani, 23 maggio 2024″, si legge ancora. Il presidente della linea aerea, Peter Seah, ha espresso supporto alle famiglie dei coinvolti: “Assicuro a tutti i passeggeri e ai membri dell’equipaggio che erano a bordo dell’aereo che ci stiamo impegnando a sostenerli in questo momento difficile. Desidero anche esprimere la mia gratitudine a tutti coloro che a Singapore, in Thailandia e nel mondo stanno aiutando le persone colpite da questo incidente”.