Parliamo delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, che interessano un milione e duecentomila fra docenti, amministrativi, tecnici e ausiliari. Davvero più unica che rara la dinamica della trasmissione dei dati elettorali ai rappresentanti di lista adottata dalla Commissione Elettorale Centrale e dai Nuclei territoriali (nominati dal ministro Valditara). Sollecitati dall’Unicobas, i responsabili del Nucleo per la provincia di Roma hanno negato di verbalizzare le operazioni, nonché di comunicare il numero degli aventi diritto al voto, nonché delle schede nulle e bianche, dati contenuti nei verbali trasmessi dalle singole scuole. Gli stessi hanno negato anche l’obbligo di rimandare i verbali inaccettabili alle scuole-seggio per chiarimenti e revisione.
Nei primi due giorni di lavoro, il Nucleo territoriale s’è rifiutato quindi di rinviare alle scuole i verbali segnatamente incongrui, dove il numero dei voti espressi non combacia con quelli assegnati o dove le preferenze sono state impropriamente aggiunte ai voti di lista, gonfiando il dato elettorale o, viceversa, non sono state attribuite come voto di lista.
Con nota via Pec è stata allora investita del problema la Commissione Elettorale Centrale, la quale ha dovuto segnalare l’obbligo di rinviare indietro i verbali, astenendosi però da qualsiasi indicazione sulla segnalazione degli aventi diritto, delle nulle e delle bianche, e sulla verbalizzazione delle operazioni. Questi dati sono quindi rimasti un mistero su tutto il territorio italiano (analoga prassi è stata seguita in tutte le province). Nulla a che vedere con la trasparenza e la democrazia (e con qualsiasi possibilità di controllo). In questo modo, tanto per cominciare, non è possibile neanche rilevare la consistenza del voto sul piano locale e nazionale. Saranno quindi le uniche elezioni nel pianeta a non considerare la percentuale di affluenza al voto.
Ovviamente non si ha contezza di quante siano le schede annullate, né di sapere perché siano state annullate (cosa che sarebbe obbligatorio segnalare nei verbali di seggio), perché il dato, ricavabile dai verbali in possesso del Nucleo elettorale di Roma, non è stato rilevato, né trasmesso ai rappresentanti di lista. Di contro, nei verbali che l’Unicobas ha ottenuto motu proprio dagli istituti, le commissioni elettorali dei seggi hanno omesso di dichiarare la motivazione delle schede nulle, anche quando si tratta di 15 nulle su 50 presenti al voto. Stando ad una rilevazione statistica, solo a Roma le nulle saranno almeno mille (un sindacato!).
Stefano d'Errico
Segretario nazionale Unicobas Scuola & Università
Scuola - 22 Maggio 2024
Voto per il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione: mistero sui dati elettorali
Parliamo delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, che interessano un milione e duecentomila fra docenti, amministrativi, tecnici e ausiliari. Davvero più unica che rara la dinamica della trasmissione dei dati elettorali ai rappresentanti di lista adottata dalla Commissione Elettorale Centrale e dai Nuclei territoriali (nominati dal ministro Valditara). Sollecitati dall’Unicobas, i responsabili del Nucleo per la provincia di Roma hanno negato di verbalizzare le operazioni, nonché di comunicare il numero degli aventi diritto al voto, nonché delle schede nulle e bianche, dati contenuti nei verbali trasmessi dalle singole scuole. Gli stessi hanno negato anche l’obbligo di rimandare i verbali inaccettabili alle scuole-seggio per chiarimenti e revisione.
Nei primi due giorni di lavoro, il Nucleo territoriale s’è rifiutato quindi di rinviare alle scuole i verbali segnatamente incongrui, dove il numero dei voti espressi non combacia con quelli assegnati o dove le preferenze sono state impropriamente aggiunte ai voti di lista, gonfiando il dato elettorale o, viceversa, non sono state attribuite come voto di lista.
Con nota via Pec è stata allora investita del problema la Commissione Elettorale Centrale, la quale ha dovuto segnalare l’obbligo di rinviare indietro i verbali, astenendosi però da qualsiasi indicazione sulla segnalazione degli aventi diritto, delle nulle e delle bianche, e sulla verbalizzazione delle operazioni. Questi dati sono quindi rimasti un mistero su tutto il territorio italiano (analoga prassi è stata seguita in tutte le province). Nulla a che vedere con la trasparenza e la democrazia (e con qualsiasi possibilità di controllo). In questo modo, tanto per cominciare, non è possibile neanche rilevare la consistenza del voto sul piano locale e nazionale. Saranno quindi le uniche elezioni nel pianeta a non considerare la percentuale di affluenza al voto.
Ovviamente non si ha contezza di quante siano le schede annullate, né di sapere perché siano state annullate (cosa che sarebbe obbligatorio segnalare nei verbali di seggio), perché il dato, ricavabile dai verbali in possesso del Nucleo elettorale di Roma, non è stato rilevato, né trasmesso ai rappresentanti di lista. Di contro, nei verbali che l’Unicobas ha ottenuto motu proprio dagli istituti, le commissioni elettorali dei seggi hanno omesso di dichiarare la motivazione delle schede nulle, anche quando si tratta di 15 nulle su 50 presenti al voto. Stando ad una rilevazione statistica, solo a Roma le nulle saranno almeno mille (un sindacato!).
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Romania, Georgescu fermato dalla polizia mentre va a presentare la candidatura alle Presidenziali. Musk: “Sbagliato, aveva vinto”
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - Domani giovedì 27 febbraio alle ore 11 si terrà alla Camera dei deputati, Sala Berlinguer (via Uffici del Vicario, 21) la conferenza stampa su "La risposta al caro bollette esiste: il governo ci ascolti".
Le proposte saranno illustrate da Annalisa Corrado, responsabile Conversione ecologica, clima, green economy e agenda 2030 nella segreteria del Pd, da Enrico Cappelletti, parlamentare M5S e da Luana Zanella, capogruppo AVS alla Camera dei Deputati. Saranno presenti le associazioni di consumatori, le organizzazioni sindacali, le associazioni di categoria e del terzo settore.
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - "Trump annuncia dazi per il 25% per l'Unione Europea: una guerra commerciale che pagheranno imprese e lavoratori italiani. E' finito per Giorgia Meloni il tempo dei tentennamento, deve scegliere che parte stare". Lo dice la segretaria del Pd, Elly Schlein, parlando con i cronisti alla Camera.
"Dopo il silenzio imbarazzante di questi giorni di attacchi di Trump su Unione Europa e Ucraina, ora dica da che parte sta perché questa guerra commerciale saranno imprese, lavoratrici e lavoratori a pagarla".
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - La Camera ha approvato la pdl sulla partecipazione dei lavoratori con 163 sì. I voti contrari sono stati 40, 57 gli astenuti.
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - “Siamo davanti a un provvedimento stravolto dalla maggioranza rispetto alla sua versione iniziale. Il M5S è nato tra la gente: da sempre abbiamo mostrato attenzione e rispetto per le proposte di legge di iniziativa popolare, com’era questa. Oggi però ci troviamo a votare un testo che tradisce il dettato costituzionale e piccona la contrattazione collettiva. Votiamo convintamente no”. Così la capogruppo del M5S in commissione Lavoro, Valentina Barzotti, durante la dichiarazione di voto sulla pdl per la partecipazione dei lavoratori alla governance dell’impresa.
“Questa pdl - ha ripreso - stravolge tutti i principi posti a regola dall’Ue sulla partecipazione. Noi ritenevamo dovesse essere la contrattazione a incoraggiare i lavoratori alla partecipazione, invece saranno le aziende a determinare unilateralmente, sulla base degli statuti, come essi devono farlo. Addirittura c’è la possibilità di sostituire i premi di risultato con delle azioni: una previsione che riteniamo pericolosissima. In un momento simile sarebbe servito incentivare altri strumenti e meccanismi, come i workers buyout e il salario minimo e non questo clamoroso imbroglio”, ha concluso Barzotti.
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - “Una domanda a Stroppa: cosa si intende con ‘altro’?”. Così il deputato democratico Alberto Pandolfo, firmatario degli emendamenti approvati in Commissione Attività Produttive alla Camera sulla legge spazio, replica al referente italiano di Elon Musk, Andrea Stroppa, che in un appello a FdI ha dichiarato: "Non ci chiamino più per convegni o altro".
“È interessante sapere – chiede Pandolfo – a cosa si riferisca Stroppa con quel ‘altro’, perché, detta così, sembra quasi che ci siano state delle interlocuzioni o delle collaborazioni tra le aziende di Musk e il partito della presidente del Consiglio che noi non conosciamo. Le sorelle Meloni dovrebbero fare chiarezza su questo aspetto che getta una inquietante ombra sui rapporti tra FdI e le aziende di Musk”.
Roma, 26 feb. - (Adnkronos) - "L'implementazione efficiente delle misure antiriciclaggio e di contrasto al finanziamento del terrorismo rimane problematica" ma "sebbene siamo tutti d'accordo sul fatto che non si possa scendere a compromessi sull'integrità del sistema di pagamento, c'è sicuramente spazio" per migliorare i processi. Lo ha sottolineato il governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta, nel suo intervento a un evento sui pagamenti transfrontalieri, nel quadro del G20 in Sudafrica.
Panetta ha ricordato gli "oneri e costi aggiuntivi per i fornitori di servizi di pagamento che alla fine ricadono sull'utente finale" prodotti dalle "misure di gestione dei flussi di capitale" e dal fatto che "molte valute dei mercati emergenti non possono essere facilmente scambiate tra loro". Un utente finale, ha aggiunto, penalizzato anche "dall'assenza di interoperabilità tra le soluzioni di pagamento nazionali".
Di qui, per Panetta "l'importanza di concentrarsi sui miglioramenti dei sistemi nazionali per consentire i pagamenti transfrontalieri: standardizzazione, cooperazione e innovazione sono quegli strumenti che rendono i sistemi di pagamento nazionali "adatti" ai pagamenti transfrontalieri". "Attraverso la collaborazione possiamo stabilire le giuste coordinate, anche se abbiamo punti di partenza diversi, orientandoci insieme verso un ecosistema di pagamento più integrato ed efficiente" ha concluso il governatore della Banca d'Italia.
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - "Siamo soddisfatti delle parole del ministro Schillaci: il governo, nella sua decisione di equiparare medici generici e specializzandi trasformando il corso di formazione per i medici di medicina generale in una vera e propria scuola di specializzazione, accoglie le nostre proposte". Lo ha detto il presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi durante il Question Time alla Camera.
"È una svolta necessaria per garantire la qualità dell’assistenza e la dignità della professione, un tema che Noi Moderati ha portato all’attenzione del Parlamento con forza e determinazione. La medicina di prossimità, il medico di famiglia hanno un’importanza fondamentale; questa riforma finalmente lo riconosce. Durante la pandemia, abbiamo compreso quanto fosse cruciale il ruolo del medico di famiglia, e oggi il governo sta andando nella giusta direzione per valorizzarlo e rafforzarlo”.