Intervistato al FattoQuotidiano.it, il professor Piero Stettini ha parlato delle problematiche sessuali sempre più frequenti a causa della sedentarietà
Stare troppo seduti a guardare video fa male al sesso. Un gruppo di ricercatori ha pubblicato uno studio sulla rivista Andrology dove si evidenzia che ogni aumento di 72 minuti del tempo libero trascorso utilizzando un computer per attività di svago sembra accrescere di oltre 3 volte la probabilità di soffrire di disfunzione erettile, ossia l’incapacità di ottenere o mantenere un’erezione adeguata a un rapporto sessuale soddisfacente. Una conclusione frutto dell’analisi di numerosi dati sulle variazioni delle sequenze geniche fornite da 220mila uomini tra i 40 e i 69 anni estratti da un database precedente. Non è invece emerso che guardare la televisione o guidare nel tempo libero aumenti il rischio di disfunzione erettile. Vediamo di capire quanto è provata questa relazione.
Il parere dell’esperto
“Si tratta di uno studio basato su un database online composto da informazioni mediche e stili di vita di uomini inglesi della fascia di età 40-69 anni. Di fatto, la ricerca non stabilisce e non dimostra in alcun modo un rapporto di causa-effetto, tanto che gli stessi autori della ricerca riconoscono che sono necessarie altre conferme per comprendere l’associazione che esiste tra i due fattori”, spiega al FattoQuotidiano.it il professor Piero Stettini, psicoterapeuta e sessuologo clinico di Savona, Vice-Presidente della Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica (FISS). “È vero che abbiamo già una serie di evidenze scientifiche che vanno nello stesso senso, ma la correlazione emersa merita di essere indagata più a fondo”.
Professor Stettini, resta da capire, tra le altre cose, in che modo la visione – e che tipo di visione – al pc condizionerebbe la sessualità maschile.
“Il fatto è che ci sono numerosi fattori che si abbinano da un lato alla sedentarietà e alle ore davanti allo schermo, dall’altro alla funzionalità sessuale, con una molteplicità di influenze che rendono il rapporto evidenziato dalla ricerca ben più articolato e complesso di quanto non possa apparire a uno sguardo superficiale. Tanto per citare uno dei fattori intercorrenti dall’importanza cruciale, lo stress (o meglio il distress, cioè lo stress negativo): il distress da un lato può interferire pesantemente sulla funzione sessuale, dall’altro può essere ridotto da una sana e regolare attività fisica, mentre la sedentarietà tende a moltiplicare i suoi effetti nocivi sull’organismo”.
In ogni caso, la sedentarietà pesa molto sulla prestazione sessuale.
“La sedentarietà sappiamo che rappresenta una condizione che interferisce con la salute generale dell’organismo, e dunque anche con la funzionalità sessuale che ne rappresenta una sua espressione. Che l’esercizio fisico regolare possa migliorare la funzione erettile è noto da tempo, e i fattori implicati sono numerosi. Consideriamo che l’attività o inattività fisica influenzano tono muscolare, attività cardiaca, respiratoria; anche l’umore e la sessualità beneficiano di uno stato di benessere fisico, emotivo e mentale. Allo stesso modo, la visione continuativa di video si associa a una condizione di passività che tende a determinare un abbassamento del livello vitale dell’organismo, sia a livello fisiologico che emozionale. E di emozioni e relazioni la sessualità umana si nutre e si arricchisce, potenziandosi e ravvivandosi in modo sorprendente”.
Insomma, non bisogna mai dimenticare che la sessualità è qualcosa di complesso.
“Sì, è per questo che una vita vuota di emozioni e di relazioni dinamiche tende ad appiattirsi e a spegnere il fuoco del desiderio, della passione che alimenta la sessualità. I fattori fisici sono importanti, ma lo sono altrettanto quelli mentali e affettivi che vengono anch’essi sollecitati da una vita sociale attiva e da relazioni che siano il più possibile… ‘in carne e ossa’! Per non parlare poi dell’abuso del porno online e del suo ruolo nell’abbassare progressivamente il desiderio e svuotare la sessualità della sua profonda carica vitale”.
Che consigli dare?
“- Curare la propria salute fisica: con una sana alimentazione, evitando l’abuso di alcol e droghe, evitando il fumo, così da prevenire malattie che possano interferire con una sana funzionalità sessuale e riproduttiva sia nell’uomo che nella donna. Sviluppando consapevolezza che alcol e droghe influenzano la capacità di prendere decisioni, favorendo sia situazioni di abuso, sia il sesso non sicuro per gravidanze indesiderate e infezioni sessualmente trasmesse.
– Curare la propria salute mentale, affettiva, relazionale: imparare a evitare e scaricare il distress; orientarsi verso atteggiamenti, situazioni e azioni che favoriscano il benessere emotivo e relazionale; comunicare efficacemente con il partner, esprimendo i propri bisogni e desideri, e ascoltando e rispettando quelli dell’altro.
– Infine, rivolgersi in caso di problemi o disfunzioni a esperti dell’area sessuologica prima che questi si amplifichino e si cronicizzino”.