Cinema

Castellitto, Cavalli e Parroni: al via Opere Prime, la rassegna ideata da Giorgio Armani sui migliori esordi del cinema italiano

Cinque film d’esordio di altrettanti giovani registi per esplorare diversi, complessi e articolati linguaggi visivi, come personalissime e poco inquadrabili forme di narrazione

C’è un tocco di Armani nel cinema italiano contemporaneo. L’Armani/Silos di via Bergognone a Milano ospiterà fino a metà giugno 2024 una nuova rassegna cinematografica dal titolo Opere Prime. Cinque film d’esordio di altrettanti giovani registi per esplorare diversi, complessi e articolati linguaggi visivi, come personalissime e poco inquadrabili forme di narrazione.

Del resto Opere prime è iniziato con I predatori, opera prima di Pietro Castellitto che ebbe un buon successo di critica al Festival di Venezia, ma finì nel gorgo mefitico della distribuzione in sala nei momenti in cui si affermò il Covid. “Un film antiborghese e non antifascista”, cercò di spiegare Castellitto jr. all’epoca, per descrivere uno spaccato grottesco di famiglia irregolare, progressista e benestante di Roma Nord in pezzi, affiancata ad un gruppo di nostalgici del fascismo, anch’essi non proprio sereni. I predatori è l’esempio perfetto di film d’esordio che Opere prime vuole offrire “restituendo uno spaccato vibrante della cinematografia contemporanea italiana”.

Oltre a I predatori seguiranno Amanda di Carolina Cavalli (2022) riflessione sull’amicizia come ossessione personale; Disco Boy di Giacomo Abbruzzese (2023) , storia di resistenza e di riscatto ambientata tra Francia e Niger; Gli oceani sono i veri continenti di Tommaso Santambrogio (2023) incrocio in bianco e nero di diverse vite in una Cuba lontana e commovente. Infine, Una sterminata domenica di Alain Parroni (2023), film che suggeriamo di recuperare fortemente e che recensimmo qui. Un triangolo sentimentale di amicizia tra tre pischelli immersi nel vuoto colorato periferico romano e nei suoni insistenti e frammentari del quotidiano senza il classico intento moralista osservativo e giudicante del ritratto sociale. Insomma, le scelte sono eccellenti. Basta solo raggiungere l’Armani/Silos e deliziarsi.