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Giornata delle Dimore Storiche, le ville e i palazzi più belli d’Italia aprono le porte al pubblico il 26 maggio: ecco le “chicche” da non perdere

A chi non piace visitare meravigliosi parchi, raffinati palazzi nobiliari o fantastiche ville dai soffitti affrescati? L’opportunità è a portata di mano, domenica 26 maggio

Testo di Giuliana Lomazzi
Giornata delle Dimore Storiche, le ville e i palazzi più belli d’Italia aprono le porte al pubblico il 26 maggio: ecco le “chicche” da non perdere

A chi non piace visitare meravigliosi parchi, raffinati palazzi nobiliari o fantastiche ville dai soffitti affrescati? L’opportunità è a portata di mano, domenica 26 maggio. Saranno oltre 450 i luoghi visitabili, prevalentemente gratuiti e su prenotazione. Rocche, ville, parchi e tenute agricole distribuiti per tutto lo Stivale, tanti in campagna. È il grande museo diffuso d’Italia, un volano culturale per il territorio: per mantenerle servono artigiani, restauratori, maestri vetrai (spesso antichi mestieri che vanno scomparendo). Ed ecco la nostra selezione e i nostri consigli:

Toscana – Palazzo Bourbon del Monte – Museo Aboca, Sansepolcro (AR)
Tra le sue tante bellezze, Sansepolcro vanta questa dimora storica nata nel ‘500 per volontà di Lorenzo il Magnifico e appartenuta tra l’altro ai marchesi Bourbon del Monte, il cui stemma campeggia nel salone delle feste. Frutto di vari accorpamenti, il palazzo presenta una chiara facciata seicentesca. Ospita il Museo Aboca delle erbe medicinali, con due percorsi museali visitabili domenica.

Umbria – Villa Negri Arnoldi alla Bianca, Campello sul Clitunno (PG)
Siamo nella verde Umbria, nel Comune delle fonti e del Tempietto sul Clitunno. Sulla piazza principale, circondata da un parco storico di 2 ettari, ecco Villa Negri Arnaldi, trasformata in casino di campagna nel ‘600 da una contessa spoletina; prima era una locanda per i pellegrini diretti al vicino santuario della Madonna della Bianca. Domenica si vedranno villa e parco.

Veneto – Castello di San Pelagio, Due Carrare (PD)
A due passi da Padova, nei Colli Euganei, si trova il castello di San Pelagio, sorto nel Medioevo e rinnovato nel ‘700 dai Conti Zaborra, gli attuali proprietari. Domenica si potranno vedere due giardini interni (segreto e di rappresentanza). Il castello è noto anche per il Museo dell’aria, dedicato al volo umano, con una vasta collezione di 300 modelli di mongolfiere, dirigibili e aerei.

Friuli-Venezia Giulia – Villa Pace, Campolongo Tapogliano (UD)
Eccoci nella pianura friulana, nei pressi della stellata fortezza di Palmanova e della romana Aquileia. Cubica, cinta agli angoli da 4 torri e immersa in un parco, la villa è sorta nel ‘600 e ha assunto forme rococò un secolo dopo. La visita gratuita riguarda una delle due barchesse – edifici rurali tipici delle ville venete – quella di est (piano terra e primo piano).

Lazio – Rocca Farnese, Ischia di Castro (VT)
A partire dal ‘500 i nobili Farnese eressero palazzi, rocche, chiese e castelli nella Tuscia, tra i laghi di Bolsena e di Vico. Proprio al ‘500 risale l’edificio, che con le sue forme massicce domina il centro storico di Ischia. Incrocio tra rocca e palazzo, fu la prima residenza fatta erigere dai Farnese e rimase incompiuta. Si visitano cortile, piano nobile, loggia e giardino.

Calabria – Palazzo Amarelli – Museo della liquirizia “Giorgio Amarelli” (Rossano (CS)
Tra l’altro, la Calabria è famosa per la liquirizia. Non a caso, proprio qui c’è un museo che racconta la storia di questa pianta e degli Amarelli, che la lavorano fin dal 1731, ospitato in un imponente palazzo quattrocentesco ampliato nel ‘600. Nelle stanze – allestite come antiche botteghe – si scoprono attrezzi agricoli, abiti antichi, foto e documenti d’archivio. Il cuore della produzione è il “Concio”, ampia struttura del 1731 con capriate di legno. Accanto alle attrezzature moderne, gli antichi cuocitori per condensare la pasta nera di liquirizia.

Lombardia – Villa Pizzo, Cernobbio (CO)
Solo dal lago è visibile questa villa, detta anche Volpi-Bassan e immersa in un vasto giardino con siepi e fontane barocche, piante secolari e serre di inizio ‘900. Costruita tra il XVII e il XVIII secolo, semplice e lineare, la villa appartenne nell’800 a Madame Musard, che volle la facciata rosa e nelle stanze un ciclo pittorico pompeiano. La proprietà passò poi ai Volpi-Bassani, di cui resta il Mausoleo. Domenica si vedranno il parco e alcune sale del piano terra della villa.

Piemonte – Palazzo La Marmora, Biella
Per visitare questa Casa museo si sale nel cuore antico di Biella, il Piazzo. Il palazzo dalla bella facciata neoclassica appartiene da 17 generazioni ai Ferrero della Marmora. Sul giardino, che vanta una Torre del XVI secolo e una serra con un ficus secolare, si affaccia la Grande Galleria, lunga 16 metri. Quest’ultima sarà visitabile domenica senza prenotazione, insieme al primo piano del palazzo – scalone di ingresso e la vetrata dipinta, Salone da ballo con affreschi trompe l’oeil, ex-Sala del Biliardo con mostra sul Risorgimento.

Liguria – Abbazia della Cervara, Santa Margherita Ligure
Detta anche abbazia di San Girolamo al Monte di Portofino, si trova in una delle zone più prestigiose della Liguria. L’edificio apparteneva ai monaci benedettini Cassinesi (gli stessi di San Fruttuoso) e divenne abbazia nel 1546. Disponeva di un orto, poi trasformato in bei giardini all’italiana, disposti su due livelli e con vista mare. Proprio questi si vedranno domenica, insieme al chiostro.

Emilia Romagna – Casaforte – La Bastide, Ferrara
Non lontano dal centro cittadino, immersa in una tranquilla campagna, la dimora è sorta nel tardo medioevo come casa torre (difensiva e abitativa). Con il tempo la torre fu abbassata e ampliata ai lati, per una migliore abitabilità. Resta inglobata nell’edificio, sottoposto a restauro conservativo valorizzandone pietre, intonaci e soffitti lignei. Domenica sarà il proprietario a guidare i visitatori nella casa e nel giardino. La suggestiva visita serale al lume di candela è a pagamento.

Alto Adige – Museo Castel Moos-Schulthaus, Appiano strada del vino
In questa zona di manieri, il castello è una perla, noto per i dipinti di fine ‘400. Nato nel XIII secolo come torre a uso difensivo e abitativo., si ampliò poi fino a diventare un castello. Oggi ospita il Museo della cultura medievale (visitabile domenica con guida), con tanto di Stube gotica, cucina medievale e arredi antichi.

Abruzzo – Palazzo Margherita, L’Aquila
Vanta 800 anni di storia questo imponente palazzo aquilano, che nel ‘200 fu sede del Capitano di giustizia e nel ‘500, rinnovato, accolse la governatrice Margherita d’Austria, che gli lasciò il nome. Tra destinazioni d’uso e terremoto, il palazzo cambiò spesso volto. Danneggiato nel sisma del 2009, ha riaperto i battenti a fine 2023 ed è tornato ad accogliere il Municipio, che domenica sarà visitabile.

Basilicata – Castello di Muro Lucano (PZ)
Immerso nello scenario degli Appennini Lucani, il castello severo e massiccio presenta due grossi torrioni. Eretto come fortilizio longobardo a metà del IX secolo, subì vari rifacimenti. Tra le sue mura fu uccisa la regina di Napoli Giovanna d’Angiò, nel 1328. Forse incontrerete il suo spettro, durante la visita guidata dal proprietario in alcuni locali restaurati! Non serve prenotare.

Campania – Palazzo Cocozza di Montanara, Caserta
Disposto a ferro di cavallo e sistemato su tre piani, il castello marchesale si trova nel borgo di Piedimonte di Casolla, una frazione di Caserta. Si accede da un portale ricavato nella roccia vulcanica, e subito si scopre il rigoglioso giardino all’italiana, che ammaliò Pasolini al punto da immortalarlo nel suo Decameron. Allori, arance e lecci, lavande e rose accolgono domenica il visitatore, cui si aprono giardini e orto.

Puglia – Frantoio ipogeo, Lecce
Tipici del Salento, i frantoi ipogei sono strutture sotterranee, cripte bizantine o grotte che un tempo accoglievano i granai, soppiantati poi da frantoi. Visitabile domenica senza prenotazione, il frantoio si trova in piazzetta Giangreco, una delle zone più vecchie del centro storico, e risale probabilmente al ‘700.

Sardegna – Villa Carboni, Cagliari
Ex convento eretto nel XVII secolo, e prima ancora domus romana, l’edificio è nel quartiere San Michele. Fu acquistato nel XIX secolo da Michele Carbone, nobile cagliaritano, per farne una villa annessa alla sua azienda agricola. Superata la cinta si entra direttamente giardino, che si estende per 4000 mq. Proprio questo si visiterà domenica, insieme al piano terra della villa.

Sicilia – Tonnara Foderà di Magazzinazzi, Alcamo Marina (TP)
Citata fin dal 1600, l’ex tonnara si trova vicinissima al mare e prende il nome da una vicina valle. Appartiene alla famiglia palermitana Foderà, che la restaurò a inizio ‘900. Comprende una casa padronale a due piani con torre di avvistamento. La visita dà accesso ai magazzini, con le reti e le antiche imbarcazioni.

Marche – Borgo Storico Seghetti Panichi, Castel di Lama (AP)
Terminata la sua funzione difensiva, la roccaforte sul torrente Lama si ingentilì con un giardino con i fiocchi. Se ne occupò a fine ‘800 il botanico e paesaggista tedesco Ludwig Winter, fan delle palme. Ma ci sono pure aranci, ulivi, faggi rossi e querce, oltre a ninfee e loti. Domenica sono previste suggestive passeggiate serali, ma solo per chi cammina bene, porta torce e scarpe comode.

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