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Max Mariola choc: “Poche donne in cucina? È un lavoro duro, immaginate mamme lontane dai figli per 14 ore?. Chef gay? Non ne conosco”

Lo chef- influencer è tornato a far parlare di sé per alcune dichiarazioni rilasciate in diretta a La Zanzara su Radio24

Il pranzo è servito condito da una spolverata di gaffe. Lo chef influencer Max Mariola è tornato a far parlare di sé per alcune dichiarazioni rilasciate in diretta a La Zanzara su Radio24. Dopo il caos circa il costo della carbonara nel suo ristorante di Brera (ben 30 euro), lo chef è tornato sull’argomento prima di incalzare un altro ennesimo scivolone. “La mia carbonara è un’esperienza, uno show culinario. I cuochi del mio locale o a volte io la prepariamo direttamente al tavolo dei commensali”, ha spiegato lo stesso Mariola. La replica a queste affermazioni è quindi arrivata da parte del co-conduttore David Parenzo: “Sarà fatta con le uova che escono da una gallina che ha un cu*o dorato”. Insomma, pare che tutti questi passaggi tecnici e lo slogan live “the sound of love” rilanciato sui social valgano tutti i 30 euro di questo piatto della cucina romana proposto nel cuore di Milano.

E se Cruciani ha preso da subito preso le parti dello chef, il discorso è poi continuato circa la presenza della figura femminile nella cucina di un ristorante. “Come mai esistono così poche donne chef?”, ha domandato lo speaker a Mariola. La risposta da parte dello chef, inquadrata da Parenzo come sessista, non è tardata ad arrivare: “Perché è un lavoro molto faticoso. La immagini una mamma che sta lontana dal figlio appena nato per 12, 14 ore?”. La replica di David è immediata: “Ma questo vale per tutti i lavori, un’avvocata di grido, una magistrata…”. A dissentire però questa volta è il collega Cruciani: “No, loro possono trovare i propri tempi, in cucina ci devi stare”.

Finita qui? Non proprio. “In cucina, tutte quelle ore, devi essere presente. Ecco perché io in cucina ho prevalentemente uomini”, ribadisce lo chef. “Quindi lei non segue le quote rosa circa le assunzioni?”, domanda incuriosito Cruciani come chi del resto conosce già la risposta. Dopo aver ricevuto una risposta negativa perchè “il nostro è un lavoro veramente duro”, lo chef ha dovuto schivare alcune frecciatine dello stesso Parenzo. “Ah quindi i gay non possono fare gli chef? E i neri?”, ha domandato lo speaker. Mariola, in evidente difficoltà, ha così risposto: “Certo che lo possono fare tutti… la mia sala è multietnica, i miei camerieri sono multietnici”. L’intervista si è così chiusa con un siparietto, diciamocelo, di basso livello. “Però uno chef omosessuale non c’è. Come mai non c’è un importante chef omosessuale?”, si “domanda” Cruciani. La risposta di Mariola è al pari della domanda: “E che ne so, io non li frequento”.