“I consultori non si toccano, ne vogliamo 1 ogni 20 mila abitanti.” A un mese dall’approvazione della legge che permette la presenza delle associazioni “pro life” all’interno dei consultori, Non Una di meno, il movimento transfemminista nato nel 2016, torna di nuovo in piazza per dire no agli antiabortisti e agli obiettori negli spazi della salute pubblica e lo fa con diversi cortei in 25 città in Italia, tra cui anche Roma.”I consultori versano in una situazione precaria da anni – spiega Serena Fredda di Non Una di Meno Roma, prima della partenza del corteo – la legge ne prevederebbe 1 ogni 20 mila abitanti ed invece, mediamente, ce ne sono 1 ogni 45 o 75 mila“. . La norma da poco approvata prevede che le Regioni, nell’organizzare i servizi dei consultori previsti dalla legge 194, possano “avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche del coinvolgimento di soggetti del terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità”. “L’ingresso delle associazioni antiabortiste aggrava ulteriormente la salute dei consultori – aggiunge Fredda – perché snatura la funzione laica e di garanzia dell’accesso all’aborto e quindi della libertà di scelta. Il corteo, partito da piazza Vittorio poco dopo le 16:30, si è concluso al Circo Massimo.
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