“Il confronto in tv tra Schlein e Meloni? Non escludo di farlo, non è ancora finito il tempo”. Enrico Mentana rilancia la possibilità del faccia a faccia bloccato sulla Rai. Lo fa intervenendo al Festival della Tv di Dogliani, in provincia di Cuneo. “Ho un invito aperto per tutti e sei i leader, decideranno cosa fare. Non escludo che il confronto si faccia. Le regole della par condicio mi consentono questo”, ha detto il direttore del Tg La7. “Sono convinto comunque che non siano i duelli finali che spostano l’elettorato”, ha poi aggiunto il giornalista.
“Scurati? Siamo liberissimi” – Mentana ha poi commentato la situazione attuale della Rai: “Finchè sarà in mano ai partiti, quelli che vincono cercheranno di esercitare la loro egemonia”. Il direttore del Tg di La 7 non considera la gestione della rete pubblica da parte della maggioranza di Giorgia Meloni peggiore rispetto ai casi precedenti. “L’occupazione della destra non è diversa delle occupazioni passate. Bisogna essere vigili perché io non sottovaluto mai i rischi per la libertà, ma questa è garantita non solo dalla Costituzione, ma anche da chi fa informazione. La libertà ce la garantiamo noi. I giornalisti sono difensori della loro stessa libertà. La cosa del controllo dell’informazione piace all’opposizione, ma la gente ragiona con la propria testa, la gente non è scema. La prova è che chi ha controllato la Rai, dal 1994, ha sempre perso le elezioni”. E a proposito del caso di Antonio Scurati, ha aggiunto: “Probabilmente un dirigente scemo ha deciso di non pagarlo e lui non c’è più andato. L’orazione di Scurati è stata letta e pubblicata da tutti, compresa la trasmissione in cui doveva andare in onda. Se queste sono le censure siamo liberissimi”.
Lo stop dell’Agcom – La vera notizia dell’intervento del direttore del Tg La7, però, è il possibile confronto Meloni-Schlein. Il faccia a faccia tra la premier e la segretaria del Pd era stato fissato in un primo momento per il 23 maggio, in diretta tv nel salotto di Porta a Porta, su Rai1.. Un duello in vista delle elezioni Europee in programma per l’8 e il 9 giugno. Poi, però, la Rai aveva dovuto bloccare tutto. Il 16 maggio scorso, infatti, da viale Mazzini avevano fatto sapere che non c’era il via libera della maggioranza dei partiti al faccia a faccia ristretto solo a Meloni-Schlein. A richiedere l’ok da parte della maggioranza delle forze politiche era stata l’Autorità garante delle comunicazioni (Agcom), su sollecitazioni dei leader esclusi dalla trasmissione. “Ci è stato proibito il confronto tra due donne che per la prima volta nella storia italiana sono al vertice nei rispettivi ruoli. È una vittoria della democrazia? Non ne sono convinto”, si era lamentato Bruno Vespa. “Spiace che ci sia stato bisogno di una pronuncia dell’Agcom a tutela della libera e completa informazione dei cittadini, quando sarebbe bastato un po’ di buonsenso e di rispetto verso gli elettori“, aveva detto invece Giuseppe Conte.
L’invito di Mentana, il no di Meloni – Il leader del M5s aveva poi sfidato la Meloni: “Cara Giorgia, che farai adesso? Ti tirerai indietro rispetto a un confronto con il sottoscritto e gli altri leader? Dai, vieni da Mentana“. Invito legato proprio alla proposta avanzata, il 14 maggio scorso, dal direttore del Tg La7. “Ufficializzo la proposta di due confronti televisivi tra i leader delle liste in lizza per le elezioni europee dell’8 e 9 giugno – aveva scritto Mentana sui suoi profili social – I confronti avranno luogo mercoledi 5 e giovedì 6 giugno alle 21.20: prendendo l’ultimo sondaggio Swg divulgabile, quello del 23 maggio, riserveremo la serata del 6 giugno ai rappresentanti delle liste maggiori. Questa la proposta, attendiamo le risposte”. Un’offerta, quella di spostarsi nel “salotto” de La7 , che però è stata subito declinata da Fratelli d’Italia. “Giorgia Meloni è stata la prima presidente del Consiglio che ha dato disponibilità per un confronto con la principale forza politica di opposizione in vista di un importante appuntamento elettorale. Purtroppo, l’Agcom ha fatto sue le argomentazioni di chi ha voluto impedire questo confronto. Fratelli d’Italia ne prende atto e conferma la disponibilità al confronto attraverso i propri rappresentanti politici, senza far perdere ulteriore tempo alla presidente del Consiglio”, avevano fatto sapere dal principale partito di governo. Mentana, però, sembra non aver perso le speranza.