Sembra che improvvisamente tutti vogliano vivere in campagna, prendersi cura del proprio giardino e vestirsi con abiti svolazzanti color pastello. E no, non c’entra (solo) l’uscita della nuova stagione di Bridgerton
Sarà il successo di Bridgerton, l’evoluzione dell’estetica coquette, la contropartita della cowboy era o l’influenza del Met Gala, ma ciò che è certo è che i social pullulano di foto e video dall’atmosfera bucolica. Immagini che potrebbero essere uscite da un’opera di Monet dove non mancano distese di prati verdi, alberi in fiore e bouquet rigogliosi a cui si aggiungono talvolta ragazze con grembiuli, abiti in vichy dai colori pastello e top con pizzi e maniche a sbuffo. Tutto ciò è riconducibile al nuovo “core” decretato dai social. Dopo il balletcore e il cottage core, ispirati rispettivamente all’estetica del balletto e alla campagna, ecco che sul web si fa spazio il gardencore: il trend del giardino.
Il gardencore raccoglie il desiderio crescente, soprattutto da parte dei più giovani, di una vita lenta, fatta di cose semplici e in connessione con la natura. Laddove il giardino diventa simbolo di benessere, del tempo che si ferma, della riscoperta della caducità delle cose ma, a suo modo, anche di opulenza e romanticismo, ecco che sotto un video di Ramona Jones, tiktoker da più di 500 mila follower conosciuta per i racconti della sua vita in un cottage inglese fatta da giardinaggio, cinguettio di uccelli, allevamento di animali e ricette fatte in casa, si legge: “Sono entrata ufficialmente nella mia garden girl era e non potevo che farmi regalo più grande. Così mi prendo cura delle mie piante e di me stessa”.
L’uscita della nuova stagione di Bridgerton non ha fatto altro che alimentare il fascino e la curiosità verso questo trend. I balli a corte e le passeggiate nel giardino con l’aria svampita di chi aspetta marito tanto quanto l’ultimo pettegolezzo, sembrano avere acquisito un nuovo fascino. Garden core infatti non è solo una tendenza estetica ma è anche abbracciare uno stile di vita ben preciso che nulla ha a che vedere con la frenesia delle metropoli e il consumismo capitalista. Lontano da logiche ottocentesche, la vita della garden girl è comunque sinonimo di un ritrovato benessere. Ma se il gardencore non è solo un trend, la garden girl non è solo la ragazza che si avventura tra giardini incantati con fiocchi che decorano i capelli, lentiggini dipinte e abiti dall’allure provenzale.
Su TikTok Kazmira Davies condivide con i suoi follower la lista dei desideri della perfetta garden girl: un cappello a tesa larga, un completo coordinato in cotone o lino, delle clogs in verde oliva o delle friulane in rosso ciliegia. Su questa scia, contro chi pensa che le stampe floreali siano démodé, ecco che sul red carpet del Met Gala sfilano abiti con su ricamati cascate di fiori e Gucci riempie la Tate Modern Gallery di Londra con abiti in chiffon finemente ricamati con motivi botanici. Tutto è gardencore, anche fuori dagli schermi.
Allo stesso modo Natalie Benson spiega qual è la routine ideale della garden girl per una pelle sempre idratata e protetta anche quando si passa molto tempo all’aperto. Qui chiaramente non possono mancare prodotti naturali, biologici e con un effetto make-up no make-up. Insomma, essere una garden girl riguarda lo stile di vita, tanto quanto la moda, il beauty ma anche gli hobby.
C’è da dire, infatti, che nella sua interpretazione più attuale questo trend riscopre anche l’hobby del giardinaggio nel suo senso più puro. Oltre le influenze bucoliche e bon ton di Bridgerton, il rovescio della medaglia della classica garden girl è la giardiniera che non ha paura di sporcarsi le mani e raccogliere i frutti del proprio lavoro, metaforicamente e non. Questo trend nasconde una riscoperta della passione del giardinaggio da parte di Millennials e Gen Z con milioni di video tutoria sui social che svelano i segreti per un ottenere un giardino perfetto.
In generale, esistono essenzialmente due tipi di garden girl che, sebbene entrambe immerse nella natura e con uno stile di vita tutt’altro che capitalistico, promuovono due estetiche diverse. Da un lato c’è la ragazza-giardiniera che si veste in modo pratico per lavorare il terreno: salopette in denim, t-shirt di cotone e stivaletti impermeabili; dall’altro c’è la it-girl che invece nei giardini ama farsi fotografare, passeggiare o leggere un libro. Dress code? Abiti ampi e leggeri, fiocchi, decori in pizzo, righe e microfantasie ma tutto rigorosamente nei colori neutri o pastelli.