Paola Perego ha raccontato a La Stampa la sua battaglia contro un tumore al rene dichiarando – senza troppi giri di parole – essere riuscita a guarire grazie alla fortuna economica, che, purtroppo, non è per tutti. “Ho potuto fare un esame preventivo a pagamento e ho di fatto avuto salva la vita. La possibilità di salvezza che a me è stata data perché potevo permettermela sia sempre e ovunque a portata di mano di tutti“.
La conduttrice ha raccontato la sua paura al momento della diagnosi: “Sul primo momento non ho proprio reagito. Ho solo preso una brutta botta e mi sono chiusa in casa. Ho affrontato le terapie un po’ spaventata”. Quindi ha elogiato l’importanza del marito, Lucio Presta: “È stato sempre lì con me, – ha detto Paola – durante gli esami, prima e dopo l’operazione, mentre ancora dormivo e mi hanno detto che è sempre rimasto al mio fianco”.
Agganciandosi ai ringraziamenti verso il marito, uno dei manager televisivi più importanti, la conduttrice è tornata a parlare di un torto subito in passato, che ha colpito proprio Lucio Presta: “Sono arrivati a chiudermi un programma con l’accusa di esser stata sessista, io che ho dedicato gran parte della mia carriera a parlare degli abusi e delle violenze sulle donne. Mi ha fatto molto male, perché dietro quelle accuse con le loro conseguenze c’era solo la volontà di colpire Lucio per interposta persona. Ma fortunatamente esistono le persone perbene e Giancarlo Leone, allora a Rai 1, mi fece rientrare, dopo 2 anni, con un nuovo programma”.