Tre giorni fa un lungo post in cui parlando del prossimo confronto elettorale per la poltrona di sindaco di Firenze – contesa da Sara Funaro per il centrosinistra, Eike Schmidt per il centrodestra e Stefania Saccardi per Italia Viva – Monia Monni, assessora Regionale Toscana all’ambiente aveva scritto: “… Personalmente sono stanca di giochi e giochetti che si consumano pensando solo ai destini personali invece che al futuro della città. E se per ora c’è solo l’ombra del dubbio, coltivato e non fugato, che un accordo di Italia Viva con il finto civico sostenuto dalle destre destre sia possibile, questa possibilità dovrebbe far riflettere a fondo sul fatto che un voto a Stefania non è un voto a lei, ma una scelta che alimenta esattamente il tipo di politica che lei ha sempre combattuto: quella personalistica ed egoista, fallica fino nel midollo, di vedere chi pesa di più, non per governare, ma per condizionare….”. Intervistato l’ex premier e attuale segretari di Italia Viva rispondendo a una domanda sulle aveva commentato: “Non so cosa sia il potere fallico di cui si occupa l’assessore Monni. Conosco invece le sue prove di forza: l’ultima lei e Fossi l’hanno fatta a Campi Bisenzio e il Pd ha perso. Suggerisco prudenza, a tutti”.

Una replica che ha innescato una polemica a Firenze perché definisce “sessista” l’ex segretario che a sua volta minaccia querele. “Stiamo parlando di una mia amica che ha detto che Iv ha una ‘politica fallica’. La mia risposta è stata ‘non so cosa sia la ‘politica fallica’ di cui si occupa Monnì. Sessista? Io accetto tutto ma se uno mi dice che sono sessista, io vado in Tribunale, sono un padre di una 18enne e questo non lo accetto. Io ho parlato con Monni e le ho detto questo. Credo che il Pd fiorentino sia un p’ nervoso. E i risarcimenti danni su questa vicenda vanno alle associazioni” che tutelano le donne ha detto a Repubblica. Chi vince a Firenze? “Io spero che al ballottaggio ci vada Saccardi. Se vince l’aspetto ideologico va sinistra contro destra, se va l’aspetto di merito va al ballottaggio Saccardi”.

Nella tarda mattina del 27 maggio la replica di Monni: “Stavolta è Matteo Renzi a provare a ‘rimetterci al nostro posto’. Ma d’altra parte anche in politica il sessismo è sempre in agguato“, la sua risposta “non è una battuta, è un’allusione, un’insinuazione, un’affermazione disturbante che mi colpisce e mi mette a disagio. Credo proprio che Renzi dovrebbe scusarsi e spero che almeno qualche esponente del suo partito possa dissociarsi (e non penso solo alle donne)”.

Solidarietà alla Monni è arrivata dalla candidata sindaco del centrosinistra Sara Funaro: “Il maschilismo in politica, e ahimè non solo in politica, è una piaga ancora esistente – sottolinea -. La vivo sulla mia pelle come tante donne”. Critica anche l’assessore regionale Alessandra Nardini: “L’attacco sessista di Matteo Renzi all’assessora regionale Monia Monni è una vergogna – dice in una nota -. All’amica, alla mia collega di giunta, voglio esprimere tutta la mia vicinanza e solidarietà. Renzi si scusi pubblicamente con Monia e con tutte le donne, ricorrendo per una volta all’autocritica, una categoria del pensiero a lui ignota”.

Sui social il segretario del Pd toscano Emiliano Fossi si rivolge direttamente a Renzi: “Queste parole non si possono neppure leggere, stavolta hai sbagliato di grosso. Hai offeso Monia e con lei tutte le donne. Chiedi scusa a tutte”. Dal segretario cittadino del Pd Andrea Ceccarelli “piena solidarietà a Monni per la grave e pesante allusione che il senatore Matteo Renzi le ha rivolto a mezzo stampa. La polemica politica può essere fatta di confronti aspri e duri, ma quando si ricorre a insinuazioni, allusioni, che richiamano al sessismo, la cosa diventa inaccettabile. Se il dibattito politico deve scadere a questi livelli non ce ne faremo una ragione, ma continueremo a lottare perché ritorni serenità e capacità di confronto sui temi veri, cosa che evidentemente non riesce al senatore Renzi, che invito invece a scusarsi immediatamente sia con Monia che con tutte le donne che si sono sentite offese dalle sue inaccettabili allusioni”. “Mi auguro che la candidata sindaca di Iv Stefania Saccardi, in giunta regionale con Monni – aggiunge in una nota -, prenda le distanze dalle dichiarazioni del leader del suo partito, così come tutte le donne candidate nelle loro file”.
Solidarietà a Monni è stata espressa anche dal segretario toscano della Cgil Toscana Rossano Rossi: “In un contesto come quello attuale in cui, in Italia e nel mondo, le donne sono sempre più discriminate, sfruttate, vittime di violenze fino al femminicidio, è grave, inaccettabile e pericoloso usare parole allusive e fuori luogo. Renzi farebbe meglio a scusarsi”.

Il senatore Renzi con una nota ha quindi annunciato di aver dato mandato ai propri legali “di querelare e di agire in sede civile il signor Andrea Ceccarelli, segretario del Pd fiorentino” e “tutti coloro che parlano di insinuazioni e allusioni sessiste. Il tentativo di esasperare il clima fiorentino – si legge nella nota – è ridicolo è imbarazzante. E sarà fermato in sede giudiziaria. Il risarcimento danni sarà dedicato alle associazioni vittime di violenza sulle donne”.

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