“Se alle europee vincesse la sinistra, anziché fare 35 giri per l’Italia, nei farei 70 per dare una mano a farla vincere di più. Poi, detta à la Berlusconi, prometto di farmi crescere i capelli“. È l’ironica risposta che Pier Luigi Bersani, ospite di In altre parole (La7), dà a Massimo Gramellini sul fioretto che farebbe pur di vedere vincere il centrosinistra.
Diversi i temi toccati dall’ex leader del Pd: da Tele Meloni al premierato fino al redditometro e alla sua sospensione voluta da Giorgia Meloni, cosa che Bersani definisce “pantomima” e “un incidente che è l’annuncio di altri incidenti”.
E spiega: “Sull’evasione fiscale il governo Meloni balbetta ma se vogliamo pagare meno tasse, dobbiamo pagarle tutti. Punto e basta. Oggi è assolutamente possibile ridurre largamente l’evasione fiscale, usano l’incrocio delle banche dati che sono abbondantissime, la fatturazione elettronica, un redditometro ben calibrato. Così l’evasione viene sconfitta, il problema è che non si vuole“.
E aggiunge: “Cosa c’è dietro questa pantomima del redditometro sospeso da Meloni? Passate le elezioni europee, faranno il redditometro solo per gli evasori assoluti, così la Meloni su Tele Meloni potrà sbandierare che ha preso uno che aveva la Ferrari ma che si dichiarava nullatenente. Benissimo. Ma rimangono 84, forse 100, miliardi di evasione. E qui solo un pezzo di paese – continua – cioè quello costituito dai lavoratori dipendenti e dai pensionati, che hanno la ritenuta alla fonte, pagano tutte le tasse. Credo che siamo alle soglie di una rivolta di tutta questa gente, così da 84 miliardi passiamo a 140 miliardi di evasione fiscale. Se alla Meloni piace l’evasione, andiamo in quella direzione, eh”.
Bersani sottolinea: “Ora che arriva l’autunno ci sarà un problema di soldi e di finanza pubblica. Questi sono arrivati mentre l’Italia cresceva più degli altri paesi europei perché ha avuto un rimbalzo migliore dopo il Covid. In più si sono ritrovati 200 miliardi del Pnrr da spendere. Adesso cominceranno ad affacciarsi i problemi. E la destra – conclude – almeno da 20 anni, è come il pedalò: sta fuori solo se c’è il sole. Quando piove, non sa cosa fare, perché a furia di promettere, nel momento in cui deve fare delle scelte che alludono al problema, si scompone e fa casino”.