Coro di critiche dall’opposizione nei confronti di Giorgia Meloni che, a meno di due settimane dalle elezioni, firmerà oggi l’accordo per il Fondo di sviluppo e coesione con la regione in Sicilia. Tutto in pompa magna, “cerimonia” al teatro Massimo di Palermo con presenza di premier e ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto per stanziare 6,8 miliardi di euro, di cui 1,3 per il ponte sullo Stretto. “Un teatro per mandare in scena una commedia. La firma dell’accordo che sancisce quali progetti sono finanziati con il Fondo di Coesione è un atto dovuto, in forza della legge 162/2023″, aveva già commentato il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo.

Stamane, incontrando i giornalisti nella sala stampa dell’Assemblea regionale siciliana, Pd, M5s e Sud chiama Nord hanno definito “vergognosa, indecorosa e assurda la presentazione in piena campagna elettorale dell’intesa” , accusando il governo Schifani di avere ricevuto “per email il piano Fsc col dettaglio della spesa, appena 5 minuti dell’inizio di quest’incontro con la stampa“.

“Andrò al teatro Massimo con un cartello, chiederò alla premier Giorgia Meloni di dare una mano a qualche mio amico sindaco che è rimasto escluso dai finanziamenti, visto che la stanno hanno in caciara”, dice il capogruppo di ScN all’Ars Ismaele La Vardera. “Siamo di fronte a una sorta di voto di scambio legalizzato – accusa – Hanno precettato i sindaci per partecipare all’incontro di questo pomeriggio. Abbiamo appurato che sono partite chiamate dalla batteria della Regione per arruolare gli amministratori. È una porcheria governativa”. Per il capogruppo del M5s all’Ars, Antonio De Luca, “vogliono fare passare la firma del Fsc come un risultato politico quando invece è un passaggio scontato, che anzi arriva in ritardo per la Sicilia”.

Per le opposizioni “il governo Schifani ha tradito l’impegno obbligatorio di trasmettere il piano dettagliato dei finanziamenti alle commissioni Bilancio e Ue dell’Ars per i pareri”. “Ci hanno inviato solo le macro-aree con importi generici, hanno eluso la legge – aggiunge De Luca – Hanno trasformato i soldi che l’Ue deve alla Sicilia in una becera campagna elettorale nei comizi, trasformando un diritto in una promessa”. “Con questa manovra il governo Schifani ha offeso tutti i parlamentari, anche quelli di maggioranza perché molti mi dicono di non sapere nulla di quest’accordo – afferma il capogruppo del Pd, Michele Catanzaro.

“Sono molto contento per gli amici siciliani, ovviamente attendiamo che il governo si svegli per la Regione Campania”, commenta il governatore della Campania, Vincenzo De Luca che sottolinea come sui fondi di coesione la Campania “sarebbe dovuta essere – ha aggiunto – la prima regione a siglare il fondo. Attendiamo. C’è stato il pronunciamento del Consiglio di Stato, capisco che l’attuale governo è indifferente anche alle pronunce della magistratura, ma insomma dovremo arrivare comunque a fine mese di giugno per definire anche l’accordo di coesione della Regione Campania”.

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