“Abbiamo girato il Veneto per 20 anni alla ricerca di un luogo come questo. Quando ci siamo imbattuti in questa villa ce ne siamo subito innamorati“. Andrea Crisanti, virologo e ora senatore Pd, divenuto noto durante il periodo della pandemia da Covid-19, parla della sua nuova casa acquistata insieme alla moglie Nicoletta Catteruccia, anche lei medico. “Dirige un dipartimento in un ospedale molto importante di Londra e soprattutto guadagna molto più di me” dice il senatore. Villa Priuli Custoza Lazzarini è una dimora del Seicento in provincia di Vicenza e ha un valore di un milione e mezzo di euro, che per un giorno, domenica 26 maggio, ha aperto le porte alle centinaia di visitatori accorsi su invito del Fai Giovani Vicenza e dell’Associazione Dimore storiche italiane. “Questo è il frutto di una vita di lavoro e di sacrifici” dice Catteruccia a Repubblica. Secondo Crisanti è costata molto meno del milione e mezzo di cui si dice. “Io e mia moglie abbiamo messo insieme i risparmi e abbiamo anche acceso un mutuo” sottolinea. Poi le spese per la ristrutturazione. “Non abbiamo affidato tutto a una sola impresa – specifica il parlamentare – Ci siamo rivolti a tanti artigiani locali, solo gente del posto”.

A fare da guida in quella che è una villa con otto camere da letto e sette bagni, e che nel salone d’ingresso è arricchita da alcuni affreschi di Giandomenico Tiepolo, è stato il padrone di casa. Crisanti ha illustrato ai visitatori come “la ristrutturazione e l’edificazione del corpo centrale della villa furono volute da Costantino Priuli nel 1580“. Villa Priuli Custoza Lazzarini era in origine una struttura fortificata medievale in mano all’antica casata nobiliare vicentina dei Trissino e fu proprio con la cessione ai Priuli che si trasformò in tenuta agricola: “Questo non era un luogo di villeggiatura per i nobili veneziani, ma di produzione, come testimoniano gli 8 grandi camini in pietra, a dimostrazione che era vissuta anche d’inverno e ciò spiega lo stile asciutto e severo, ma elegante”.

Crisanti, durante il tour guidato, ha raccontato come l’acquisto della villa, sua dimora dal febbraio 2022, sia giunto dopo anni di ricerche: “Non l’abbiamo acquistata per business, ma per un tema legato alla sostenibilità. Abbiamo girato il Veneto per 20 anni alla ricerca di un luogo come questo. Abbiamo visto edifici che più che ristrutturati sono stati violentati dal punto di vista estetico. Quando ci siamo imbattuti in questa villa ce ne siamo subito innamorati. L’acquisto è stato l’appagamento di un ideale culturale, con un pizzico di follia“. E il futuro ha in serbo tante sorprese: “È mia intenzione aprire alla comunità. Non ho potuto farlo finora perché ci siamo dedicati alla messa a norma e alla ristrutturazione, a partire dal giardino all’italiana che accoglie il visitatore. Resta ancora da sistemare la barchessa, che vorremmo trasformare in un centro multimediale, che non esiste in questa zona. Non mi dispiacerebbe che i bambini della vicina scuola venissero qui a fare ricreazione“.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Successivo

De Luca: “Meloni a Caivano? Solita comparsata del periodo elettorale. Da un anno 550 comuni aspettano i fondi di coesione”

next