Per il terzo anno consecutivo sono ancora loro a giocarsi il Roland Garros. Questa volta però qualcosa è cambiato. Il dominio di Federer si sta sgretolando settimana dopo settimana, complice anche la leggera forma di mononucleosi avuta a inizio stagione. Agli Australian Open lo svizzero ha dovuto cedere il passo a Djokovic, e a Parigi arriva con appena un titolo conquistato, il modesto 250 dell’Estoril. Nadal invece continua a dettare legge incontrastato sulla terra rossa. Tre titoli (Montecarlo, Barcellona e Amburgo) nel giro di un mese.

Una differenza di condizione che in finale viene fuori in tutta la sua evidenza, quasi con crudeltà. La partita è un monologo spagnolo dall’inizio alla fine, concluso con un 6-1 6-3 6-0 eloquente e un dritto sbagliato banalmente da Federer. È il preludio della resa e dell’imminente passaggio di testimone. Quello che arriverà simbolicamente un mese e mezzo dopo a Wimbledon, e ufficialmente due mesi dopo nel ranking.

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