Uno scontro a fuoco nei pressi del valico di Rafah tra esercito israeliano e militari egiziani. La notizia segue il raid israeliano su un campo profughi nella città a sud della Striscia che ha causato almeno 45 morti. Ancora poca chiara la dinamica della sparatoria avvenuta al confine con l’Egitto ma è stato confermato che nello scontro un soldato egiziano è stato ucciso mentre altri sono rimasti feriti.
Secondo quanto dichiarato da una fonte di sicurezza all’emittente statale egiziana Al Qahera, le indagini preliminari “indicano che i colpi sono stati sparati durante un conflitto a fuoco tra membri delle forze di occupazione israeliane e membri della resistenza palestinese“. “Durante lo scontro a fuoco gli addetti alla sicurezza egiziani hanno adottato misure protettive e hanno risposto in direzione della fonte dell’attacco”, ha aggiunto.
Lo scontro a fuoco al valico, snodo chiave per l’ingresso degli aiuti nella Striscia, è stato confermato dall’Idf secondo cui l’incidente è “sotto revisione e discussioni sono in corso con gli egiziani”. Fonti militari israeliane, citate dal portale Ynet, hanno accusato l’esercito egiziano di aver provocato lo scontro a fuoco scoppiato al valico di Rafah. L’esercito israeliano “deve ancora determinare quale delle parti abbia aperto il fuoco, ma secondo le testimonianze dei soldati, la valutazione è che un soldato egiziano ha sparato per primo contro le forze dell’Idf”, scrive anche Haaretz. Il portavoce militare egiziano ha dichiarato che “le forze armate egiziane stanno conducendo un’indagine da parte delle autorità competenti sull’incidente con sparatoria avvenuto nella zona di confine di Rafah, che ha portato all’uccisione di un responsabile della sicurezza”.
Poco prima l’emittente al-Jazeera aveva riferito di guardie di frontiera egiziane che avrebbero aperto il fuoco contro un camion dell’esercito israeliano nei pressi del valico di Rafah, provocando la reazione dei militari israeliani. Ma per al-Arabiya, ci sarebbero stati solamente colpi di avvertimento. Altre fonti parlano di un vero e proprio scontro a fuoco. Le ricostruzioni sono molto contrastanti: secondo quanto dichiarato da una fonte egiziana di sicurezza, nel caos che ha accompagnato e seguito l’attacco israeliano su Rafah, alcuni soldati egiziani – a un centinaio di metri di distanza dal luogo del raid – avrebbero sparato in aria alcuni colpi di avvertimento, per sedare il panico tra la folla, senza partecipare in alcun modo allo scontro in atto. La stessa fonte però ha negato che ci siano stati scontri tra i soldati egiziani al confine e le forze israeliane.