“Ma perché faceva queste sceneggiate? Voleva del denaro?”. “Perché voleva i finanziamenti illeciti, per me”, anzi leciti. È per questo passaggio clamoroso – tra gli opposti significati di “finanziamenti illeciti” e “finanziamenti leciti” – che oggi Roberto Spinelli – figlio dell’imprenditore Aldo, agli arresti domiciliari insieme al presidente della Regione Liguria – torna davanti al giudice per le indagini preliminari, Paola Faggioni, e al sostituto, Luca Monteverde. L’audio dell’interrogatorio – che vi proponiamo in esclusiva – risale a due settimane fa, quando Spinelli jr ha risposto alla domanda sulle “sceneggiate” di Giovanni Toti. L’affermazione (trascritta con la parola “illeciti”) è state smentita quattro giorni dopo con una nota formale depositata in cancelleria attraverso l’avvocato di Spinelli, Andrea Vernazza, secondo cui chi ha verbalizzato l’interrogatorio avrebbe capito male: il suo intendimento era di dire che Toti avrebbe chiesto finanziamenti “leciti”. Ma per gli inquirenti allo stato fa fede la trascrizione effettuata e, comunque, questo aspetto non cambierebbe il quadro per l’imputazione di corruzione anche a carico di Toti.
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