Una scuola in Emilia intitolata a Giuseppe Di Matteo, il bambino siciliano ucciso da Cosa nostra. È la primaria Santa Maria Nuova Spallicci a Bertinoro, in provincia di Forlì, che porterà il nome del ragazzino, figlio di Santo Di Matteo, tra gli esecutori della strage di Capaci, poi diventato collaboratore di giustizia. È per costringere il pentito a tacere che i boss guidati da Giovanni Brusca sequestrano il piccolo Di Matteo il 23 novembre del 1993. Sarà tenuto come ostaggio per oltre 700 giorni, prima di essere strangolato e infine sciolto nell’acido: aveva soltanto 14 anni.

Oggi una scuola dell’Emilia Romagna porterà il nome di Giuseppe Di Matteo. “È stato bello vedere come la legalità sia un valore condiviso a livello nazionale e come ci sia una sensibilità comune dei giovani di tutta Italia nel ricordo del piccolo Di Matteo, rapito, ucciso e il cui cadavere fu poi sciolto nell’acido: così il nostro Giuseppe viene ricordato i non solo in Sicilia”, ha detto il sindaco di San Giuseppe Jato, Giuseppe Siviglia, cittadina in provincia di Palermo da dove fu ucciso il ragazzino.

Quella in Romagna, aggiunge Siviglia, “è stata una due giorni ricca di eventi: c’è stato un dibattito a scuola, che ha visto gli alunni molto interessati al tema della legalità. Successivamente, abbiamo piantato nel giardino della scuola una piantina di rosmarino proveniente dal Giardino della memoria di San Giuseppe Jato, intitolato allo stesso Giuseppe. Ieri sera, poi, c’è stato uno spettacolo teatrale interpretato dai ragazzi delle classi quinte”.

Alla cerimonia di intitolazione hanno partecipato la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Bertinoro, Gabriella Garoia, il sindaco di Bertinoro, Gessica Allegni, l’assessore alla Cultura, Sara Londrillo, il coordinatore di Libera della provincia di Forlì-Cesena, Franco Ronconi, il comandante della locale stazione dei carabinieri, Antonio Baiano, e Pippo Giordano, ex ispettore della Dia e blogger de ilfattoquotidiano.it, tra i promotori dell’iniziativa. “L’idea di intitolare la scuola a Giuseppe Di Matteo, nacque una decina di anni fa alla dirigente scolastica, Gabriella Garoia. Io e Gabriella ci abbiamo lavorato tanto e finalmente il nostro sogno è stato esaudito – racconta Giordano – Come privato cittadino ho spedito un invito al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, pregandolo di essere presente a Santa Maria Nuova. In risposta, la sua Segreteria, mi ha comunicato che non poteva essere presente per impegni istituzionali. Tuttavia, apprezzava ed elogiava la nostra iniziativa”.

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